Si è svolta questa mattina, nella sede della Provincia di Isernia, la riunione dedicata al POS sanitario e alla difesa dei servizi ospedalieri del territorio. Un incontro molto atteso, ma caratterizzato da una partecipazione inferiore alle aspettative: pochi i sindaci presenti rispetto ai 136 del Molise, nonostante la delicatezza del tema.
Tra i primi cittadini intervenuti figuravano quelli di Agnone, Pescolanciano, Carovilli, Cerro a Volturno, Rocchetta a Volturno, Capracotta, Isernia, Roccamandolfi, Forlì del Sannio, Longano, Vastogirardi, Filignano, Castelpetroso, Castel del Giudice, Monteroduni, Macchiagodena, Carpinone, Pescopennataro, Frosolone, Sessano del Molise, Miranda, Pietrabbondante, Sesto Campano, Rionero Sannitico, Campobasso, Venafro e Colli a Volturno.
Presente tutto il Consiglio provinciale, vari amministratori comunali, il consigliere Vincenzo Scarano e i comitati civici Sanità Bruciata e Il Cittadino c’è, con Emilio Izzo, Enrica Sciullo e altri attivisti
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Degna di nota la presenza dei consiglieri regionali di minoranza Andrea Greco, Vittorino Facciolla e Micaela Fanelli, che hanno raccolto le istanze dei territori e ascoltato le preoccupazioni dei sindaci.
Allo stesso tempo, ha pesato moltissimo la totale assenza della maggioranza regionale, compreso il governatore e i parlamentari molisani, tutti regolarmente invitati: un’assenza interpretata dai presenti come un segnale politico significativo, che fa pensare a un dialogo non voluto o comunque non considerato prioritario.
Nonostante le lacune nella rappresentanza istituzionale, i sindaci presenti e i comitati hanno approvato un piano d’azione in quattro punti per difendere la sanità pubblica:
Azione giudiziaria contro i tagli ai servizi sanitari.
Osservazioni formali al POS, da discutere nella Conferenza dei sindaci di martedì prossimo.
Dialogo con tutte le forze politiche, di maggioranza e opposizione.
Manifestazione a Roma, davanti alle sedi istituzionali, per portare la voce del territorio a livello nazionale.
È stato inoltre istituito un comitato organizzativo incaricato di realizzare rapidamente le iniziative concordate.
“Difendere l’ospedale di Agnone, quello di Isernia e tutti i servizi sanitari della provincia è un dovere. Con il sostegno dei cittadini, andremo avanti”, ha dichiarato il sindaco promotore dell’incontro.
Una riunione densa di contenuti, ma segnata da una grande assente: la maggioranza regionale, la cui mancanza ha lasciato un vuoto politico evidente proprio nel momento in cui serviva un confronto serio e costruttivo.

