La Ndocciata è senza dubbio uno degli eventi più suggestivi e identitari della nostra terra, un appuntamento capace di richiamare l’attenzione dell’Italia e del mondo su Agnone e sull’Alto Molise. Anche quest’anno vedremo arrivare numerosi rappresentanti delle istituzioni, dal livello nazionale a quello locale, attratti da una tradizione che sa unire storia, spiritualità e comunità .
Tuttavia, proprio perché la Ndocciata offre una visibilità così ampia, ritengo fondamentale che gli agnonesi e gli abitanti dell’Alto Molise non si limitino a stare sotto al palco ad applaudire. Questa deve essere l’occasione per ricordare a chi ci governa le necessità reali del territorio, a partire da una delle questioni più urgenti e sentite: la riconversione dell’Ospedale Caracciolo. Da troppo tempo la nostra comunità attende risposte chiare, interventi concreti e una visione capace di restituire dignità e funzionalità a un presidio sanitario indispensabile per un’area interna come la nostra.
La Ndocciata non è solo una celebrazione del passato: è anche un messaggio rivolto al futuro. In un giorno di grande esposizione mediatica dobbiamo dimostrare che questa comunità non chiede privilegi, ma diritti; non cerca polemiche, ma soluzioni; non vuole rassegnarsi all’isolamento, ma pretende attenzione e rispetto. Facciamo sentire la nostra voce con dignità , con unità e con l’amore profondo che nutriamo per la nostra terra.

