CAMPOBASSO. All’indomani della richiesta di rinvio a giudizio da parte della Procura di Campobasso nei confronti del presidente della Regione Francesco Roberti e di altre 43 persone coinvolte nell’inchiesta della DDA in Molise, il mondo della politica offre la propria solidarietà e sostegno del professionista e leader politico termolese.
“Desidero esprimere la mia totale solidarietà, sul piano umano e – in qualità di capogruppo di FdI – anche sul piano politico, al Presidente della Regione per la vicenda giudiziaria che lo riguarda in queste ore – così l’assessore regionale Michele Iorio – Ho sempre nutrito la massima fiducia nel lavoro della magistratura e sono certo che, anche questa volta, farà piena chiarezza sui fatti. A Francesco Roberti rinnovo la mia stima e il mio pieno sostegno. Un solo consiglio: continuare a camminare a testa alta”.
“Francesco Roberti ha sempre dimostrato nella sua vita, sia come professionista che come politico, di essere una persona estremamente scrupolosa e attenta – ha fatto eco l’europarlamentare leghista Aldo Patriciello – Sono fermamente convinto che saprà dimostrare la sua totale estraneità ai fatti contestatigli nelle sedi opportune. Vada avanti a testa alta, mantenendo quella correttezza e quella trasparenza che da sempre lo contraddistinguono.
Solidarietà e vicinanza al presidente Roberti “in questo momento complesso che saprà presto lasciarsi alle spalle” anche dalla consigliera regionale Stefania Passarelli, che invita: “Andiamo avanti con più convinzione di prima”, e dal consigliere provinciale e sindaco di Pescolanciano Manolo Sacco: “Come amico, Amministratore locale e Segretario di Forza Italia esprimo la mia più totale vicinanza al Presidente Francesco Roberti con la certezza che ne verrà fuori alla grande e con il suo consueto spirito combattivo”.
Roberti avrebbe ricevuto denaro e altre utilità in cambio della messa a disposizione della sua funzione nei confronti della Energia Pulita Srl e altre imprese, con particolare riferimento a procedimenti amministrativi relativi alle autorizzazioni ambientali. L’udienza preliminare davanti al giudice è stata fissata per il 22 gennaio. In queste ore stanno venendo notificati gli atti agli indagati.

