AGNONE. Carenza di personale infermieristico nell’ambulatorio di diabetologia al Caracciolo, il responsabile il dottor Antonio Antonelli in una missiva denuncia una situazione non più sostenibile. Al contempo Antonelli si rivolge alle Istituzioni e alle associazioni di categoria affinché intervengano urgentemente per sanare la problematica. Il rischio – scrive il medico – è quello della chiusura dell’ambulatorio.
Altomolise.net riporta integralmente l'intervento del dott. Antonio Antonelli
"Con grande rammarico segnalo l’incresciosa e desolante vicenda che attanaglia l’assistenza diabetologica da decenni erogata dalla UOC di Medicina Interna dello Stabilimento Ospedaliero di Agnone.
E’ incredibile, ma l’attività ambulatoriale da diversi mesi non può avvalersi del supporto sistematico e della collaborazione di un infermiere per sei, dico solo 6 ore settimanali !
Per le visite ambulatoriali , programmate in giorni ed orari prestabiliti ormai da anni, l’infermiere/a di volta in volta, in maniera casuale ed improvvisata viene messo/a a disposizione all’ultimo istante, spesso anche con ritardo e solo !!! Dopo mia pressante richiesta , trasformatasi nelle ultime settimane in protesta verbale e culminata negli ultimi giorni in minaccia di sospensione dell’attività ambulatoriale che diverrebbe operativa previa informativa alle Istituzioni , agli Uffici Dirigenziali preposti e al Presidente dell’Associazione Nazionale e Regionale dei Pazienti Diabetici onde non incorrere nel reato di interruzione di Pubblico Servizio.
Da diversi anni unico Dirigente Medico responsabile dell’assistenza diabetologia di questo territorio, mi interessa poco sapere se il personale infermieristico è carente o mal distribuito o sottoutilizzato ; chi ha gli oneri dirigenziali e gestionali di competenza si assuma la piena responsabilità del disservizio .
Da subito mi attiverò chiedendo alle Istituzioni preposte e alle Associazioni se l’assistenza diabetologia nello Stabilimento di Agnone può ancora essere erogata, decorosamente , nel rispetto della dignità dell’utente e senza mortificare ulteriormente la professionalità degli operatori del settore , oppure se è arrivato il tempo di chiudere definitivamente i battenti per inettitudine e menefreghismo , nonostante dedizione e sforzi profusi in questi anni che sembrano ormai ” direzionati verso i mulini a vento”.
In quest’ultimo caso io me ne farò una ragione, mentre altri, a diverso titolo se ne dovranno assumere la responsabilità di fronte ai pazienti e alle loro agguerrite Associazioni ( per chi non lo sapesse i diabetici sono tutelati dalla legge 115/87 !!!)"