Ha percorso 9765 chilometri, da Tokyo fino a Schiavi di Abruzzo, tetto dell’Alto Vastese. E’ tornata nella sua terra d’origine dopo aver attraversato mezzo mondo. E’ la prima ventricina made in Japan che torna in Abruzzo.
Il prelibato salume, tipicamente vastese, è stato prodotto a Tokyo da Giuseppe Sabatino (in basso nelle immagini mentre prepara la ventricina a Tokyo, ndr), originario di Castelguidone e da diversi anni titolare di un ristorante in Giappone.
Il pallino di Giuseppe Sabatino è produrre la ventricina tipica della sua terra natale nel paese dei samurai, per deliziare il palato raffinato dei giapponesi, ma soprattutto per poter riassaporare i prodotti della sua infanzia paesana.
«Per me essere abruzzese vuol dire anche mangiare abruzzese e qui a Tokyo la nostra ventricina è introvabile e mi manca davvero tanto. - confessa Giuseppe Sabatino - Così ho pensato di produrla, per me e per i miei clienti. Utilizzo solo prodotti biologici, dalla carne al peperoncino e per insaporire ancor di più la ventricina metto nell’impasto il finocchietto selvatico raccolto sulle montagne di Schiavi di Abruzzo».
Insomma un vero ambasciatore dei gusti e della tradizione gastronomica abruzzese nel mondo.
E proprio una sua ventricina made in Japan è stata recapitata, ieri mattina, presso l’abitazione di un intenditore socio Slow Food di Schiavi di Abruzzo.
A far rimpatriare il salume è stato Davide Fabiano (in alto nella foto, ndr), originario di Roccaspinalveti, giovane cuoco ventisettenne diplomatosi presso l'istituto alberghiero di Villa Santa Maria e da quattro anni in servizio nelle cucine dell’ambasciata italiana in Giappone.
«Probabilmente sono il primo abruzzese della storia che ha riportato nella sua terra, nell’Alto Vastese, una ventricina prodotta in Giappone», ha commentato Davide Fabiano. «Il nostro obiettivo è quello di diventare, magari anche con l’aiuto delle istituzioni regionali o delle associazioni abruzzesi, dei veri ambasciatori del gusto e dei sapori nostrani in Giappone».
Il giovane cuoco di Roccaspinalveti e il ristoratore di Castelguidone si sono conosciuti proprio in Giappone.
«Giuseppe Sabatino è una vera istituzione nel campo della gastronomia abruzzese a Tokyo. - ha aggiunto Davide Fabiano - E’ uno spasso sentirlo mentre illustra ai suoi clienti, in giapponese ma con l’innesto di parole in dialetto abruzzese, i piatti che ha preparato. E fare con lui, che tra l’altro parla benissimo il giapponese, una chiacchierata in dialetto abruzzese, nel centro di Tokyo, è un qualcosa di fantastico. L’idea di produrre, sul posto, la ventricina gli è venuta perché importarla dall’Italia è abbastanza complicato, anche per via delle normative sanitarie. Lì in Giappone utilizza le pregiate carni dei kuro buta, maiali molto simili a quello nero autoctono abruzzese. Per i condimenti della ventricina utilizza invece esclusivamente spezie selvatiche importate dall’Abruzzo. Quando torna in Italia si aggira sui monti dell’Alto Vastese per raccogliere di persona il finocchietto selvatico o altre piante che gli posso essere utili in cucina. Con la sua attività di ristoratore Giuseppe Sabatino sta facendo conoscere i sapori della cucina tipica abruzzese e montana in Giappone. Promuovere i prodotti di nicchia e di eccellenza, come la ventricina, in un paese così lontano, è una soddisfazione impagabile per un abruzzese. Esportare la nostra cultura enogastronomica nel mondo, questo è l’obiettivo che ispira l’appassionata attività di Giuseppe Sabatino».
Nei prossimi giorni il prelibato salume made in Japan sarà sottoposto, con la prova dell’assaggio, al giudizio di esperti produttori locali.
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