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I Sanniti rivivono a Schiavi di Abruzzo

Inaugurata la nuova struttura museale, con reperti inediti appena restaurati

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SCHIAVI DI ABRUZZO - Schiavi di Abruzzo torna a vivere i fasti di un tempo, candidandosi a divenire la capitale odierna dell'Alto Sannio.

Il tratto di unione tra millenni di storia è rappresentato dal nuovo museo archeologico dedicato appunto alla cultura dei Sanniti.
Questa mattina, alla presenza di Silvano Agostini e Sandra Lapenna, funzionari della Soprintendenza per i beni archeologici dell’Abruzzo, l’inaugurazione della struttura in piazza Purgatorio. Presenti numerosi sindaci di zona e il comandante dei Carabinieri della compagnia di Atessa, il capitano Antonio Di Lena, insieme al comandante della locale stazione, il maresciallo Antonio Spinelli.
«Quella di oggi è la festa del ritorno dei nostri reperti archeologici nel nostro paese. - ha esordito il sindaco, Luciano Piluso - Si tratta di oggetti trovati, nel corso degli anni, nei siti archeologici di Schiavi e che per troppi anni sono stati lontano. Il museo che oggi inauguriamo vuole essere un punto di partenza per lo sviluppo del nostro territorio. Mettere in mostra i nostri tesori archeologici significa promuovere l’immagine del paese, con tutti gli intuibili risvolti turistici ed economici. Abbiamo voluto questo museo qui in paese per collegare l’area sacra dei templi italici con l’abitato. E oltre al museo abbiamo in progetto un percorso pedonale che colleghi proprio il centro abitato con la zona di scavo dei reperti. Purtroppo viviamo una situazione di abbandono da parte delle istituzioni, ecco allora che dobbiamo rimboccarci le maniche e valorizzare quello che abbiamo, le nostre enormi potenzialità nel campo della cultura e dell’archeologia in particolare».
«Il caso di Schiavi rappresenta uno dei pochi e virtuosi esempi di sistema integrato, cioè di un museo e di un sito archeologico collegati. - ha spiegato Sandra Lapenna, funzionario della Soprintendenza per i beni archeologici dell’Abruzzo - I reperti oggi finalmente in mostra dimostrano che Schiavi era il cuore dell’area sannita. Tra l’altro la sua posizione la colloca in una rete interregionale di turismo culturale».
Anche Silvano Agostini, il facente funzioni sovrintendente, ha sottolineato la centralità di Schiavi in età sannitica e «le enormi potenzialità dei suoi siti archeologici. Non ci sono solo i due templi già riportati alla luce, - ha continuato - ma tutto il territorio è ricco di reperti e di testimonianze del mondo dei Sanniti».
Il parroco del paese, don Antonio Di Palma, ha benedetto la nuova struttura museale subito dopo il taglio del nastro inaugurale da parte del sindaco Luciano Piluso.
All’interno, in un percorso sapientemente congegnato, numerosi reperti e pregevoli manufatti dei Sanniti, molti dei quali appena restaurati ed esposti al pubblico per la prima volta.

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