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Opere pubbliche non consegnate, Lorenzo Marcovecchio chiede le testa dei responsabili

Il consigliere di minoranza di 'Agnone Rinasce' punta il dito verso la maggioranza Carosella

redazione
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AGNONE - La mancata ultimazione del manto stradale di via Pietro Micca e preside Gamberale ha provocato la reazione del consigliere di minoranza del gruppo Agnone Rinasce, Lorenzo Marcovecchio. In una nota inviata agli organi di stampa Marcovecchio, senza giri di paprole, chiede le dimissioni dei reposnsabili di tale e ingiustificato ritardo. A finire nell'occhio del ciclone il primo cittadino Michele Carosella e l'assessore ai Lavori puibblici del Comune, Maurizio Cacciavillani. Ecco cosa scrive Marcovecchio. 

"Sabato 28 settembre, nella più totale incoscienza , ad Agnone si è assistito a qualcosa di veramente surreale e pericoloso. Spinto infatti dalle segnalazioni di alcuni cittadini, a bordo della mia auto, ho provato a raggiungere la scuola media, la scuola elementare di Piazza del Popolo nonché la scuola dell’infanzia.  Il mio tentativo, al pari di quelli di altri concittadini, è però naufragato miseramente. Nella piena euforia della “differenziazione”, infatti, l’amministrazione comunale ha dimenticato  che i tre plessi scolastici sopra nominati, a causa una allocazione infelice del mercato settimanale (definizione data in campagna elettorale dal Sindaco)e di cantieri destinati a rimanere tali chissà ancora per quanto (commissionati senza copertura finanziaria)risultavano isolati e impossibilitati dall’essere raggiunti. Mentre, infatti, transenne e reti impedivano l’accesso alle auto da Via Pietro Micca e Via Preside Luigi Gamberale, bancarelle di ambulanti chiudevano l’accesso da Piazza Del Popolo e da via Panoramica. È inutile dire che tale situazione, soprattutto con le strutture scolastiche a nostra disposizione (sul cui stato di sicurezza, da opposizione, l’attuale maggioranza ha creato battaglie e comitati) rappresenta un pericolo che in alcun caso si può correre. Non pensiamo, infatti, ad un’eventuale evacuazione, ma anche  il semplice pensiero che un’ambulanza per una chiamata di emergenza debba percorrere un cantiere stradale, con tutte le insidie ed i pericoli connessi, non lascia di certo dormire sonni tranquilli. Avevo già avuto modo di interrogare il Sindaco in merito alla scelta infelice di procedere al rifacimento di quelle strade a ridosso dell’inizio dell’anno scolastico (scelta che, tra l’altro, non sembrava dettata nemmeno da particolare urgenza se raffrontata ad altre strade che, nel centro storico, provocano infiltrazioni ed insalubrità). Quanto accaduto sabato, mi porta a constatare che si amministra non con l’occhio rivolto alla cittadinanza ma solo e soltanto per creare consenso personale in vista di eventuali competizioni elettorali. A tale atto, di assoluta gravità, devono seguire le dimissioni dei responsabili. Dimissioni - conclude nella nota Marcovecchio - che solo qualche anno fa gli attuali amministratori, spinti anche da comitati oggi stranamente silenziosi, chiedevano nei confronti di quella maggioranza che giocava sulla pelle dei nostri figli". 

 

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