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Reumatologia, una due giorni scientifica all'Italo Argentino di Agnone

L'evento voluto dal dottor Franco Paoletti, responsabile dell'Unità operativa del Caracciolo, al via domani

redazione
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AGNONE – Una due giorni che vedrà al centro il malato reumatico. E’ quella che andrà in onda domani e dopodomani (13-14 dicembre) all’interno del teatro Italo Argentino di Agnone. In occasione della Giornata mondiale è quanto organizzato dal dott. Franco Paoletti, responsabile dell’Unità Operativa di Reumatologia dell’ospedale San Francesco Caracciolo. L’evento scientifico G.R.A., giunto alla IV edizione si svolge sotto l’egida della società italiana di reumatologia, del collegio dei reumatologi ospedalieri italiani e dell’associazione nazionale e molisana dei malati reumatici. L’evento vuole essere una testimonianza di vitalità sociale, scientifica e assistenziale della comunità agnonese e contestualmente di una appropriata gestione delle risorse essenziale nel nostro tempo.

L’Unità operativa di Reumatologia, operante dal 2004 nell’ospedale San Francesco Caracciolo di Agnone,  garantisce da un decenio assistenza specialistica avanzata ai pazienti affetti da malattia reumatiche particolarmente gravi quali l’artrite reumatoide, l’artrite psoriasica, la spondilite anchilosante, le connettiviti, l’osteoporosi severa. I pazienti che si rivolgono al centro specialistico altomolisano sono sempre più numerosi e provengono da ogni centro del Molise e da altre regioni. L’assistenza dei cittadini viene garantita con attività ambulatoriale per le patologie meno gravi e con ricoveri, esclusivamente diurni, per le patologie più gravi che necessitano di assistenza di secondo livello che prevedono cure avanzate sotto costante monitoraggio specialistico. Nell’unità operativa i pazienti possono accedere alle più moderne terapie reumatologiche con una particolare attenzione alle biotecnologie impiegate presso il centro da oltre 10 anni. Le terapie da esse derivate hanno cambiato il destino di molti pazienti affetti da gravi quadri reumatici che possono colpire persone di ogni età (bambini, giovani, adulti e anziani) e che sono causa di invalidità, sensibile compromissione della qualità di vita e di riduzione dell’aspettativa di vita. Per toccare con mano le conseguenze di una incongrua o insufficiente assistenza dei malati reumatici elenchiamo solo un dato: oltre 22 milioni di giornate di lavoro perse che in termini di produttività significa perdita di oltre 2,8 milioni di euro (indagine fit for work italia). Considerando le capacità del reumatologo moderno, le nuove conoscenze e i nuovi farmaci la parola d’ordine “prevenzione” assume un valore in ambito reumatologico che mai fino ad ora aveva avuto per la mancanza di cure efficaci. Il concetto di prevenzione noto in oncologia è stato oggi traslato in ambito reumatologico in quanto è oltremodo noto che diagnosi precoce e intervento terapeutico precoce e mirato evita al paziente gli “outcome” negativi della malattia e alla societa’ il peso di costi socio assistenziali assolutamente insopportabili.

Il centro reumatologico di Agnone è stato uno dei primi in Italia a rinunciare sin dal 2002 ad un’assistenza particolarmente costosa e non sostenibile, come il ricovero ordinario, ha garantito una assistenza specialistica con procedure esclusivamente diurne dai costi contenuti, senza rinunziare alla qualita’, indirizzando le risorse economiche in prevenzione, diagnosi precoce, accesso alla migliore terapia in tempi rapidi.

Oggi presso il centro reumatoloico altomolisano trovano accesso alle biotecnologie oltre 200 pazienti affetti dalle forme reumatiche più severe sia molisani che extramolisani seguiti con il più moderno approccio del “treat to target - tight control”  e almeno altrettanti pazienti affetti da osteoporosi severa plurifratturativa trattati con i moderni farmaci neoformativi dell’osso. Malattie meno frequenti, ma capaci di compromettere l’aspettativa di vita di chi ne e’ affetto, come la sclerosi sistemica progressiva  ricevono terapia innovative con i più potenti vasodilatotori oggi noti. Questi pazienti si aggiungono alle migliaia di cittadini che si rivolgono costantemente al centro specialistico di Agnone per le altre forme reumatiche (oltre 200). Presso l’unità perativa di reumatologia di Agnone sono stati condotti e sono ancora in essere oltre 10 studi clinici a caratura internazionale e nazionale. L’attenzione della Asrem verso il polo reumatologico altomolisano non è mai mancata oggi però diventa assolutamente indispensabile. Questo non per mantenere il livello assistenziale raggiunto, che viene comunque garantito dalla buona volontà degli operatori del San Francesco Caracciolo, e che resta insufficiente considerato il costante aumento della domanda assistenziale reumatologica,  ma per incrementare le risorse umane e tecnologiche da mettere a disposizione dei malati per una ulteriore crescita. 

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