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Lorenzin: ‘’Sono qui per aiutare l’Abruzzo a valorizzare la sanità che funziona’’

Il Ministro in visita all’ospedale di Chieti

redazione
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«Non è difficile sostenere la sanità di eccellenza se si ha il coraggio di tagliare quello che non funziona, se si tolgono i manager che non fanno bene il loro mestiere, se le amministrazioni locali si occupano con serietà e rigore della sanità, se soprattutto si tagliano gli sprechi. Allora ci sono molte risorse, molte di più di quelle che sono in campo oggi proprio per far nascere e sostenere centri come questo, che si proiettano nel panorama europeo per innovazione e tecnologie»: queste le prime parole del Ministro della Salute, Beatrice Lorenzin, che ieri mattina ha fatto visita al Centro di alta tecnologia in oftalmologia dell’ospedale di Chieti.
Accompagnata dal manager della Asl Lanciano Vasto Chieti, Francesco Zavattaro, dal direttore della Clinica, Leonardo Mastropasqua, e dal sindaco di Chieti, Umberto Di Primio, si è soffermata sulla sofisticata dotazione tecnologica dell’Unità operativa, unica struttura pubblica in Italia a utilizzare il laser a femtosecondi per la chirurgia della cataratta, e prima ad averlo impiegato per il trapianto della cornea senza bisturi. Il 90% dei 6.536 interventi chirurgici effettuati dall’Oftalmologia nel 2013 ha riguardato la cataratta, la patologia più diffusa, e sulla quale è giusto concentrare tecniche avanzatissime e investimenti, anche in considerazione dell’elevata attrattività esercitata sui pazienti di altre regioni, che rappresentano il 50% dei casi trattati.
Mastropasqua ha posto in evidenza come l’obiettivo della Clinica Oftalmologica sia curare gratuitamente in alta tecnologia, un principio condiviso in pieno dal Ministro che ha avuto parole di grande apprezzamento per l’attività svolta: «Il nostro Servizio sanitario nazionale ha sicuramente delle pecche, ma moltissime eccellenze – ha detto Lorenzin -, come quella realizzata da questo straordinario team di Chieti. Io sono qui con l’intento di valorizzare le strutture abruzzesi riconoscendone l’impegno e il lavoro svolto. L’esperienza di questa regione dimostra che si possono recuperare risorse mettendo ordine nei conti e realizzare una sanità improntata al controllo degli esiti, efficacia ed efficienza».
Non è mancato il riferimento al piano di rientro e al desiderio diffuso in regione di abbandonare al più presto il commissariamento. «Per uscirne – ha spiegato il Ministro – bisogna avere tutte le carte in regola, non solo quelle finanziarie, ma anche il rispetto dei livelli essenziali di assistenza. Adesso nel nuovo Patto della salute noi predisporremo anche un nuovo modo di concepire i piani di rientro, nel senso di rendere più facili i commissariamenti ed entrare nelle aziende che non funzionano prima che il danno sia fatto per milioni di euro, così che poi diventi anche più semplice uscirne. Occorre quindi continuare a dare prova di responsabilità, e io desidero aiutare questa regione a crescere dal punto di vista scientifico e assistenziale. C’è bisogno, però, di un grande lavoro di squadra perché siamo tutti su una sola barca».
A conclusione della visita, il Ministro ha incontrato una rappresentanza dei medici dell’Ospedale e dell’Università e ha espresso la necessità di rafforzare il rapporto tra politica e scienza per contribuire all’evoluzione delle forme di assistenza prestata ai cittadini e per dare nuovo impulso alla formazione e alla ricerca.
Il Direttore generale della Asl, Francesco Zavattaro, ha messo in luce «le sperimentazioni gestionali e scientifiche condotte nell’Azienda che rappresenta un unicum, poiché disegna una realtà articolata che racchiude territorio ospedale e università. Un modo per rappresentare l’inclinazione aziendale a sviluppare il tema dell’innovazione in ogni campo».

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