AGNONE - Foto "buttate" su facebook che raccontano il degrado di un parco dedicato ai bambini, in località Maiella. Ed è subito polemica.
Le immagini, giochi rotti, pericolosi e imbrattati, sono state pubblicate da Filippo Catolino, con l'intento, a suo dire, non di polemizzare, ma di rendere noto un problema. Encomiabile. E visto che le foto sono già state rese pubbliche su Facebook, ci permettiamo di "rubarle" per rilanciarle sul nostro giornale on line che già in passato si è occupato della situazione di qualche parco giochi di Agnone (vedi link in basso, ndr).
Il suo commento a corredo delle foto è il seguente: "Guardate come stanno ridotti i giochi di Maiella!!!!!! Non ci sono parole.............vergogna a chi li riduce così e chi non li risistema!!!!!! Mi offro volontario per riqualificazione".
Quasi immediata la replica del vicesindaco di Agnone, Maurizio Cacciavillani: "Filippo i lavori di risistemazione sono già previsti per il ritorno della bella stagione. Purtroppo il problema nasce dalla maleducazioni e dal vandalismo di vere e proprie baby gang con la complicità di una generazione di genitori fasulli che difendono i figli anche quando presi in flagranza. È questo il tema! Io sono per la tolleranza zero e per fare multe esemplari. Anche se poi alla prima multa sicuro scoppia la polemica conto l’Amministrazione. Queste cose buttate su facebook servono solo ad alimentare il pettegolezzo e la strumentalizzazione politica".
Parole pesanti come macigni quelle dell'amministratore, che parla appunto di "baby gang" che agiscono in città "con la complicità di una generazione di genitori fasulli".
E tra gli altri commenti spicca quello di Bianca Maria Iadanza: "Fosse solo questo non sarebbe nulla!!! Alcune mamme mi hanno raccontato cose scioccanti che accadono lì in pieno pomeriggio!!! Bisognerebbe che ci fosse un maggiore controllo da parte delle autorità , dei tutori dell'ordine pubblico. Noi genitori abbiamo rinunciato a portare i bimbi lì... è davvero pericoloso, sia dal punto di vista educativo che igienico. La politica qui non c'entra un cavolo".
A questo punto la domanda nasce spontanea: cosa succede in quel parchetto di tanto grave da rappresentare un pericolo "sia dal punto di vista educativo che igienico"?
Bisognerà approfondire. Intanto il Comune potrebbe provvedere a ripulire il tutto, rimandando i lavori di sistemazione e restauro al ritorno della bella stagione.