L'inchiesta Rimborsopoli travolge la Regione Abruzzo. Indiscrezioni e particolari dell'indagine che pure dovrebbero essere coperti dal segreto istruttorio finiscono sulle pagine dei giornali. E oltre ai presunti abusi in materia di rimoborsi vengono scoperte anche tresche amorose. I diretti interessati, consiglieri e assessori regionali, mostrano tranquillità, sicuri di uscire puliti da questa inchiesta che per molti è a orologeria, finalizzata cioè a massacrare il centrodestra in vista delle elezioni regionali di maggio.
Alfredo Castiglione, (primo da sinistra, in piedi, nella foto, ndr) vicepresidente della Giunta abruzzese, nel mirino non solo della Procura, ma anche della stampa nazionale, ostenta sicurezza e bolla tutta l'operazione così: "Non sarà un’indagine che ritengo ridicola a fermarci o a rallentarci".
Questo il suo commento rispetto al presunto caso Rimborsopoli in Regione:
"Cerchiamodi capirci qualcosa e di riepilogare (sto ancora facendo i conti):
-sono Vice Presidente della Giunta regionale d'Abruzzo dal febbraio 2009 (5 anni quasi) e mi occupo di sviluppo economico, innovazione e informatica;
-tutte le mattine mi reco in Regione (alle 7 e a volte anche prima) con la mia autovettura e svolgo le mie funzione fino a tarda sera (non voglio che nessunomi faccia applausi, anzi ringrazio sempre chi mi ha assegnato la propria fiducia, perchè lo faccio con entusiasmo);
-per gli spostamenti istituzionali utilizzo la vettura della Regione Abruzzo con autista che per legge è (da sempre) a disposizione degli assessori;
-in questi 5 anni mi sarò recato per missioni varie fuori regione centinaia e centinaia di volte (almeno una volta a settimana sono a Roma per seguire crisia ziendali, alla ricerca di risorse economiche per la regione, a seguire l'attività legislativa del parlamento, per la conferenza stato regioni, per la conferenza permanente attività produttive delle regioni) oltre che in altre regioni;
-senza contare le missioni all'estero per aprire nuovi mercati alle nostre imprese e, di conseguenza, alla nostra economia;
-facendo il "conto della serva" avrò effettuato almeno 200 missioni;
-dalle indagini effettuate ho utilizzato la carta di credito della Regione Abruzzo circa 30 volte a fronte delle "almeno" 200 missioni;
-per legge regionale (da molti anni) il Vice Presidente della Giunta ha un budget annuo di 13.000,00€ (quindi in 5 anni avrei potuto utilizzare al massimo 65.000,00€ nei 5 anni di amministrazione) per spese di missione che, subito dopo lo svolgimento, sono vagliate dagli uffici competenti che ammettono quelle spese a pagamento oppure, qualora non fossero ammissibili, le addebitano sullo stipendio dell’assessore (sarebbe interessante verificare come siano stati utilizzati negli anni precedenti al 2009);
-in questi anni, nonostante le più di 200 missioni, ho utilizzato la carta dicredito della regione circa 30 volte per pranzi e cene per un totale, nei 5anni, di 7.70,00€ di spese (circa 1.500,00€ annui)
-l'utilizzo è stato così basso perchè quando si partecipa a meeting o riunioni o altro, spesso non c'è il tempo per fermarsi a pranzo o a cena, oltretutto cerco sempre di evitare di trattenermi a pranzo (vista la mia mole cerco di evitare di aggravare il peso sulle mie gambe)
fatte queste premesse mi vengono contestati i costi di alcuni, di quei pochi pranzi, perché di importo, secondo i magistrati, troppo alti, di alcune cene e di alcuni pernottamenti (circa 3.000,00 e dei 7.700,00 spesi) mi viene contestato il fatto che un ristoratore abbia corretto una ricevuta e che a Capri, in occasione della convention di Confindustria, abbia pagato solo il pernottamento senza consumarei pasti (c'era un buffet a disposizione degli ospiti).
Ora i magistrati faranno il loro lavoro, sono certo che gli basterà rileggere lecarte per verificare che l’ipotesi da loro sollevata non sussiste, ma non è possibile subire sempre questo tipo di accuse!
Io sono onorato di rappresentare gli elettori e i cittadini abruzzesi, sono onorato diamministrare la Regione Abruzzo con i miei colleghi, ma non posso pensare chedecine e decine di servitori dello stato debbano stare dietro a decine diricevute fiscali, studiarle, verificare e poi partire con avvisi di garanzia,titoloni sui giornali, inquinando informazione (sempre più frequentemente adarte) e condizionando i cittadini nelle valutazioni.
Sono consapevole, come credo i miei colleghi, di aver “pestato molti piedi”!
abbiamo razionalizzato tutto il possibile, cercando di dare efficienza ed economicità alla macchina amministrativa della Regione Abruzzo chiudendo i Consorzi Industriali (eliminando quindi 6 cda e almeno 20 componenti dei cda oltre a revisori dei conti, direttori dirigenti ecc), abbiamo razionalizzato la reteo spedaliera e ridotto il numero di primari, aumentando altri ruoli e funzioni, abbiamo razionalizzato le comunità montane, abbiamo ridotto il numero deidirigenti in Regione Abruzzo, come nelle ASL, abbiamo trasferito direttamente alle imprese i fondi per la ricerca e innovazione (evitando i tradizionali affidamenti diretti ai soliti noti), ridotto il numero dei consorzi fidi, aumentando la loro patrimonializzazione consentendo maggiori possibilità di erogazione del credito, ma riducendo cda, revisori e direzioni.
Questo tipo di azioni permetteranno all’Abruzzo di crescere, ma in ognuna di queste azioni ci siamo fatti “molti nemici” ed abbiamo “certamente” calpestato molti piedi!
Stai avedere che qualche piede poi ce lo ritroviamo in altri luoghi o magari sia amico e parente di chi troveremo in altri luoghi!
Comunque proseguiremo nel nostro lavoro con orgoglio, con determinazione e cononestà!
Non sarà un’indagine che ritengo “ridicola” a fermarci o a rallentarci, dimostreremo l’inesistenza delle contestazioni, ma mi auguro che qualcuno vada poi a verificare quanto costano queste indagini e quante altre indagini si sarebbero potute fare con le stesse risorse e in quello stesso tempo".