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Il Molise annaspa, Petraroia pensa alla Boldrini

Il vicepresidente della Regione solidale con la terza carica dello Stato, ma chiude gli occhi rispetto a ben altre violenze

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Il Molise sta letteralmente con il culo nella creta, come si dice dalle mie parti, e il vicepresidente del consiglio regionale, Michele Petraroia, comunista impenitente, non trova nulla di meglio da fare che vergare un comunicato stampa dai toni allarmati, ansiogeno, con il quale esprime solidarietà alla presidente della Camera, tale Laura Boldrini.

Lo strapagato assessore regionale, mentre le aziende dei suoi concittadini continuano a chiudere, mentre le famiglie molisane sono alla fame e quando la Caritas stessa denuncia di non avere più soldi a disposizione per aiutare la crescente moltitudine dei bisognosi molisani, dà fiato alle sue poderose corde vocali gridando al "fascista". 

Parla della necessità di una "ferma presa di posizione a tutela delle Istituzioni Democratiche e a salvaguardia dell’Ordinamento Costituzionale". Testuale, con l'abuso di maiuscole, forse al fine di rafforzare i concetti. Secondo il compagno Petraroia in Italia si sta tentando di "sovvertire con la violenza i cardini del sistema istituzionale". Se non è procurato allarme poco ci manca.

Insomma, se non interviene l'esercito, la polizia e i carabinieri qui si mette male, questo pare di capire scorrendo, increduli, le allarmistiche e sdegnate parole di Michele Petraroia. Inevitabile, per un comunista come lui, il richiamo alla "Costituzione nata dalla Resistenza Antifascista", sempre con le maiuscole, ovviamente. E proprio per non farci mancare nulla la citazione della "strategia della tensione di matrice eversiva", quella che secondo le sue visioni si sta concretizzando anche oggi, nel 2014.

Che film ha visto Petraroia? Secondo lui l'Italia e le libere istituzioni sono a rischio, serio e concreto rischio, soltanto perché qualche buontempone, sul blog di Beppe Grillo, ha commentato in maniera colorita, magari anche offensiva e volgare, un video che ha come protagonista inconsapevole una caricatura della terza carica dello Stato. Satira, così sarebbe stata liquidata la questione in un paese normale, democratico magari. O al massimo maleducazione. Invece in Italia e anche in Molise a quanto pare, un commento volgare diventa una pericolosa minaccia di "sovvertire con la violenza i cardini del sistema istituzionale". Lesa maestà. 

Ciacuno è libero, ovviamente, di esprime solidarietà a chi più gli piace, ma mi pare strano che il vicepresidente della Regione Molise si sia affrettato ad intervenire pubblicamente in questo presunto caso di aggressioni verbali nei confronti della Boldrini, mentre ha taciuto, come tutti, quando una parlamentare del Movimento 5 stelle è stata presa a schiaffi da un questore della Camera. In quel caso specifico è rimasto "in silenzio al cospetto del moltiplicarsi di episodi inquietanti", parole sue. Evidentemente la violenza fisica contro una donna è tollerabile, per Petraroia, solo se la vittima è del M5S. Se fosse stata malmenata una deputata del Pd il nostro avrebbe parlato di un tentativo di "sovvertire la democrazia" forse. Un vecchio adagio comunista recitava "uccidere un fascista non è reato" e i grillini sono notoriamente fascisti e pure "potenziali stupratori". 

Inoltre il democratico comunista (una contraddizione in termini, ndr) Petraroia non ha aperto bocca quando è stato il popolo italiano a prendere due sonore sberle: la prima volta quando la sua cara amica Boldrini, molto democraticamente, ha negato la possibilità all’opposizione di svolgere il suo ruolo, quando cioè ha applicato la "ghigliottina", la seconda quando proprio grazie a quella sveltina della presidente il partito unico al potere ha regalato miliardi di euro, soldi pubblici, alle banche private.

Infine non si è scandalizzato quando Laura Boldrini, in tv, ha definito "eversiva" una forza democratica votata da 9 milioni di italiani. Nove milioni di italiani, tra i quali anche molti molisani. 

Sono quelli i veri attacchi alla democrazia, sono quelle le offese al popolo sovrano, sono quelle le porcate del partito unico che fanno indignare e incazzare gli italiani, quasi tutti, tranne la Bordini e il compagno Petraroia. Il vicepresidente della Regione Molise, infatti, non se ne accorge e non se ne scandalizza, perché come lo sciocco guarda il dito e non vede la luna che sta indicando.

Assessore, non me ne voglia e sia comprensivo, in fondo sono un solo un "potenziale stupratore" e pure fascista.

 

 

 

 

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