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Successo per la prima edizione di 'Agnone Extreme Point'

Tanta la commozione nell'iniziativa in ricordo degli emigrati

redazione Alto Molise
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Si è conclusa con successo e tantissima commozione, nel tardo pomeriggio del 2 giugno 2014 (Festa della Repubblica, cui è stata volutamente legata) la prima edizione di ciò che è stato definito l’evento “Agnone Extreme Point” cioè la manifestazione in onore degli emigrati agnonesi proprio sul luogo dove hanno dato l’estremo sguardo al loro paese natìo lasciandolo per emigrare altrove. Tale luogo è la Curva Mingone dove la strada, svoltando a destra, fa scomparire definitivamente Agnone dagli occhi, ma non dal cuore.

Grandi pensatori e scrittori hanno più volte ripetuto che si può essere “universali” soprattutto  parlando del proprio paese. Quindi, ogni paese del mondo ha una propria “Curva Mingone” che allontana dal proprio sguardo le tanto amate mura domestiche. Così, l’Università delle Generazioni e il Cenacolo Culturale francescano “Camillo Carlomagno” hanno voluto “universalizzare” tutte le “Curve Mingone” del mondo e, quindi, tutti coloro che sono stati costretti a lasciare la propria terra per cercare riparo e libertà (se esuli), lavoro (se disoccupati) in altre terre lontane e spesso inospitali, con un devoto pensiero anche ai tanti immigrati presenti oggi in Alto Molise.

E proprio a Colle Mingone, come coordinatore dell’accoglienza per gli immigrati e di rafforzamento del dialogo con gli emigrati, il prof. Giuseppe De Martino ha vestito la fascia iridata ed il titolo di primo “Sindaco del popolo dei residenti e degli emigrati”. Dopo la benedizione della cosiddetta “Curva degli addii” da parte del sacerdote don Paolo Del Papa, i partecipanti hanno animato (sempre a ricordo degli emigrati di ieri – di oggi e di domani) la Santa Messa celebrata da don Alessandro di Sabato nella chiesa parrocchiale della Madonna di Costantinopoli.

“Un gesto straordinario è stato quello vostro di dedicare un luogo a coloro che hanno dovuto lasciare la propria terra per necessità. Andare a cercare fortuna, questo è quanto si diceva di coloro che con poche cose, con la valigia di cartone, andavano via. Oggi, purtroppo, la nuova emigrazione la chiamiamo fuga di cervelli. Giovani che vanno via perché non trovano lavoro. Come amministratori stiamo lavorando affinché questa fuga si arresti. Affinché i nostri ragazzi rimangano in Molise per arricchirlo con le loro capacità” … è quanto ha scritto, tra l’altro, il presidente della Regione Molise, Paolo Di Laura Frattura, in un messaggio a Domenico Lanciano, responsabile dell’Università delle Generazioni.

Altro messaggio significativo è giunto da don Francesco Martino, vicario foraneo della Diocesi di Trivento per il territorio dell’Alto Molise e dell’Alto Vastese. “Come Foranìa di Agnone sosteniamo ogni iniziativa che può ricordare quanti hanno dovuto lasciare questa terra, anche con dolore e nostalgia, ed ogni iniziativa va bene accolta per ricordare a tutti questo dramma, che ha visto molti salutare con dolore Colle Mingone quando sono partiti da Agnone, senza avere alcuna certezza e speranza di rivederlo, sradicati dalla loro ambiente…”

L’Università delle Generazioni, ringraziando Frattura e Martino per tali messaggi, propone ad entrambe le Istituzioni di far sì che il prossimo 2 giugno 2015 l’evento di Colle Mingone di Agnone possa trasformarsi in “Molise Extreme Point” coinvolgendo tutti i paesi della nostra regione che hanno pur essi il proprio “Colle Mingone”, l’estremo punto del distacco verso orizzonti stranieri. Quindi, non soltanto semplice “memoria” ma anche “turismo” dal momento che questi luoghi rievocativi possono rappresentare una risorsa variamente utilizzabile. Infatti, per Colle Mingone è stato già chiesto all’Amministrazione Provinciale di Isernia (titolare della strada 86) di contribuire a realizzare un “belvedere” che valga anche come punto di attrazione turistica, apportatrice almeno di qualche posto di lavoro in più.

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