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Maltempo: dopo la neve si temono le frane

Previsti già 15 milioni di euro di danni alla sede stradale

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Nella regione che sembra essere tornata al medioevo, come accenna il capogruppo Pd in consiglio regionale abruzzese, Sandro Mariani, si continua a convivere con i cumuli di neve spostati a bordo strada per favorire la circolazione.

Tuttavia adesso la preoccupazione è un'altra: le frane. Ovviamente uno scioglimento quanto più rapido della neve depositatasi porterebbe ad un ulteriore dissesto dei terreni che non avrebbero modo di drenare in alcun modo l'acqua. A tal proposito si è espresso l'assessore alla protezione civile Mario Mazzocca affermando che si sono verificate ben 48 frane in cinque giorni.

Dal punto di vista economico si parla già di circa 15 milioni di euro di danni alla sede stradale. 'Parliamo di movimenti del terreno rilevanti che hanno portato a diverse evacuazioni e a conseguenze difficili per gli abitanti delle zone interessate' - ha aggiunto Mazzocca.

Su una rete stradale sofferente, come quella che collega i paesi montani sparsi tra Abruzzo e Molise, le cui condizioni erano già state messe a dura prova nel corso dei mesi precedenti, non fa che cadere un ‘ulteriore macigno’ che potrebbe portare all'eventuale chiusura di interi tratti stradali. I disagi sarebbero quindi incommensurabili considerando l’età media degli abitanti e la scarsezza di presidi ospedalieri o ambulatoriali della zona. Se si fa riferimento al Caracciolo o all'ambulanza presente a Castiglione Messer Marino si nota che, in entramble situazioni, raggiungere i luoghi di interesse come Isernia, nel primo caso, e il resto dell'alto vastese nel secondo, diventerebbe quasi del tutto impossibile in tempi utili.

Arrivare a chiudere le strade significherebbe, in breve, allungare i tempi di un soccorso che non risulterebbe più efficace in casi di estrema urgenza. Tutto ciò senza considerare i rischi verso i quali correrebbero i soccorritori trovandosi a dover zigzagare tra le buche e le voragini presenti sul manto stradale.
Per questo l’augurio è che oltre allo sgombero delle strade possa, in un futuro quanto più prossimo, avvenire la riqualificazione delle stesse in modo efficace.

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