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Maltempo e disagi: ecco come ricevere i rimborsi

Gli indennizzi e le strade da percorrere per ottenerli

redazione
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Continuano i disagi nell'alto vastese anche se l'ondata di maltempo si è esaurita in questi ultimi due giorni. A farne le spese sono stati, ovviamente, i cittadini e le imprese locali che si sono visti 'tagliare' improvvisamente la fornitura di energia elettrica, gas e acqua.

I danni risultano essere già alti soprattutto per le imprese che operano in zona mentre la Regione è rimasta nel limbo creato dalle proteste dei consumatori, da un lato, e dalle rassicurazioni dei gestori, dall'altra. Come già detto nella giornata di oggi (leggi) l'ente preposto alla fornitura di energia elettrica e del gas ha messo in conto rimborsi specifici da cumulare automaticamente in bolletta; tutto ciò può essere possibile grazie all'isituzione di un fondo speciale da utilizzare proprio in tali circostanze. Come detto i rimborsi variano da un minimo di 30 euro ad un massimo di 300 in base al tempo passato 'al buio'.

Vediamo come funziona il rimborso:

Per l'energia Elettrica, innanzitutto non è necessario farne richiesta. Gli indennizzi saranno infatti erogati direttamente dal venditore dei servizi entro il primo ciclo di fatturazione utile, una volta decorsi 60 giorni dalla data dell'interruzione senza ricevere nessuna richiesta da parte del consumatore. Da tenere ben presente è che, a questi primi due mesi, vanno aggiunti i tempi necessari all'aggiunta del rimborso in bolletta. Anche in questo caso le fasce sono diverse in base alla grandezza dell'area non servita e al numero di abitanti residenti nella stessa. Specificamente hanno diritto all'indennizzo tutti gli utenti che usufruiscono di bassa tensione che subiscono un’interruzione di almeno 8 ore nei comuni con più di 50 mila abitanti, di oltre 12 ore per comuni tra i 5 mila e i 50 mila abitanti e oltre le 16 ore per i comuni più piccoli. Al contrario i valori variano per coloro che usufruiscono di forniture a media tensione, in quanto le forniture devono essere minimo di 4 ore nei comuni che contano più di 50 mila abitanti, 6 ore per comuni tra i 5 mila e i 50 mila abitanti e oltre le 8 ore per i comuni più piccoli.

I rimborsi non possono essere erogati solo se non si è in regola con i pagamenti precedenti, mentre nel caso, tali somme, non venissero accreditate entro sei mesi il consumatore potrà richiedere in prima persona l'indennizzo, alla quale seguirà un'ulteriore attesa di tre mesi per permettere all'azienda di dare una risposta motivata. Tali indennizzi saranno poi indicati in bolletta alla voce "Rimborso automatico per mancato rispetto dei livelli specifici di qualità definiti dall’Autorità per l’energia elettrica e il gas, corrisposto in misura forfettizzata”.

Nel caso di eventuale richiesta di rimborso per maggiori informazioni è possibile consultare il sito dell'Autorità per l'energia elettrica, il gas ed il sistema idrico.

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