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Agnone: I luoghi delle antiche tradizioni

Pasquetta a Monte Calvario

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AGNONE - C'è una collina appena fuori dal paese, che si erge sopra il cimitero. Si chiama monte Calvario, come la collina fuori dalle mura di Gerusalemme, su cui, secondo la narrazione dei vangeli, sali' Gesù per essere crocifisso.  

Per arrivare in cima alla collina, bisogna percorrere una stradina che si srotola tra una fitta vegetazione di rovi,arbusti , alberi di faggio e cerri. Circa cinquant'anni fa il  Monte Calvario era la meta delle famiglie agnonesi per consumare la colazione di Pasquetta all'aperto. Si sceglieva la collina di Monte Calvario perche' evocava la collina di Gerusalemme, il Golgota.

All'imbocco del sentiero, che porta alla cima, era stata posta una grossa pietra con una scritta  in latino, che ricordava la morte di Gesù. Il sentiero terminava in uno spiazzo dove erano situate tre croci in legno. Era in questo spiazzo che le famiglie  stendevano le tovaglie a quadri, e apparecchiavano delle belle tavolate. All'inizio della giornata, appena arrivati si era quasi intimoriti e rispettosi di quel luogo che evocava la morte del Cristo. Ma man mano che passavano le ore tra canti, balli , organetti si entrava nel clima festoso.

Le tavole erano imbandite di ogni ben di dio: uova sode,fiadone,  panettoni, frittate con fegatini di agnello, agnello alla brace.Le donne chiacchierano,  i bambini giocavano e gli uomini si scambiavano i bicchieri di vino tra un salute e un prosit.  Adesso sul monte Calvario le croci ci sono ancora ma la colazione di Pasquetta si fa in altri luoghi. Le erbacce ricoprono quasi tutta la collina. Ogni anno a Pasqua piu' di una generazione di agnonesi ripensa a Monte Calvario che è stato un luogo di gioia e riflessione. I luoghi sono parte delle nostre storie personali e ogni uomo ha i suoi luoghi, ma ogni luogo fa "nascere"i suoi uomini.

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