Per quanto riguarda le tradizioni e le usanze antiche inerenti a questa terra, esse sono ben illustrate ed apprezzabili per coloro che visitano per la prima volta San Pietro Avellana, presso il Museo delle Tradizioni Popolari e del Costume d’Epoca; istituzione culturale fruibile e degna di merito che dovrebbe essere assolutamente presente in ogni comune alto molisano.

Il complesso museale in questione è diviso in varie sezioni vocate ai vari aspetti della vita di un tempo:  la sezione dei mestieri antichi, tra i quali spiccano quelli del “Cestaio” (costruttore di cesti con giunchi intrecciati tra di loro e chiamati in dialetto locale “Vetteche” ), dello “Scarpar” (il calzolaio) e addirittura del cacciatore di lupi, il quale, secondo tradizione (per il vero abbastanza diffusa in tutto l’alto Molise), dopo aver ucciso un lupo girava per il paese con il trofeo adagiato sulla groppa di un asino e la popolazione era ben lieta di riempire la bisaccia del cacciatore di cereali, legumi, farina e verdure in segno di riconoscenza nei confronti di colui che aveva ucciso la bestia, artefice di grandi razzie negli ovili degli allevatori del posto (per fortuna oggi il Lupo è specie protetta). La sezione dedicata alla transumanza ed all’allevamento ovino, quella dedicata alla gastronomia locale, dove a farla da padrone è il tartufo nero estivo (non a caso San Pietro Avellana è stata insignita del titolo di città del tartufo) protagonista assoluto di una grande sagra nella seconda domenica di Agosto; molto caratteristica è anche la sezione dedicata ai costumi d’epoca nonché alla biancheria intima indossata dalla nobiltà e quella indossata dalla borghesia, con capi che si possono tranquillamente definire unici, risalenti al XVI Sec. 

Certamente possiamo definire il museo delle tradizioni popolari e  del costume d'epoca di San Pietro Avellana un vero e proprio “contenitore culturale” di usi e costumi della società di un tempo; una “fucina di autenticità” storico-antropologiche che assumono ancora maggiore valenza in contesti sociali e territoriali ancora veri ed  incontaminati come i nostri.

Da visitare!