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Re Fajone" il faggio plurisecolare del Comune di Vastogirardi non c'è più.

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Il faggio si è spezzato a circa poco più di un metro da terra e giace al suolo, la scoperta stamattina di un cercatore di funghi che ha avvisato immediatamente i Carabinieri e il Sindaco Andrea Di Lucente.

La notizia è corsa immediatamente sul web creando commozione e rammarico non solo nei cittadini del paese alto molisano ma anche in tutti gli amanti di questo esemplare monumentale di faggio mèta di attrazione turistica e non solo, l'albero era visitato sovente anche da appassionati e studiosi, tra i quali Valido Capodarca noto studioso di alberi monumentali, che ne monitoravano lo stato. La perdita è inestimabile se ne consideriamo le caratteristiche che lo rendevano unico: La circonferenza del suo fusto, rigorosamente misurata all’altezza di m. 1,30 dal suolo, era di m. 7,23 e lo fregiavano del record italiano,e forse europeo, per un faggio con fusto monocormico. L’altezza complessiva dell’albero era di circa 40 metri.

Lo stato del fusto ha risentito purtroppo della non lieve età e si presentava quindi con ampi vuoti all’interno. Lungo il fusto, alto non meno di venti metri, in alcune cavità con legno marcio si erano annidati degli sciami di vespe. A riguardo ìl Sindaco Andrea Di Lucente dichiara:

< Voglio precisare e mettere tutti a conoscenza che comunque lo stato fisiologico dell'albero sapevamo già che fosse estremamente precario,infatti il Comune aveva interessato negli anni scorsi degli esperti in materia ,non ultime le università competenti, e aveva ricevuto delle relazioni a riguardo che ne attestavano la criticità strutturale. Era stata di conseguenza informata la Regione e le autorità preposte ma la risposta era stata sempre a stessa, nulla si poteva fare per conservare la vita di questo maestoso esemplare di faggio tranne che interventi palliativi che ne avrebbero allungato ancora la vita di qualche anno appena ma inutili comunque. Domani altri esperti ci diranno e saranno più precisi su cause e effetti e ve ne daremo conto, purtroppo era una situazione che ci vedeva preparati anche se la speranza era che la cosa avvenisse il più tardi possibile, per quanto riguarda l'uso del tronco e del luogo di collocazione essendo un patrimonio monumentale vedrà il Comune rimettersi ai regolamenti in merito.>

Non è solo Vastogirardi che perde uno dei suoi monumenti storici, ma una regione intera , era uno dei simboli paesaggistici e naturali più rappresentativi e di cui si poteva vantare l'unicità e l'importanza addirittura a livello europeo. La Proloco insieme alla guida Cai Anna Scocchera ogni anno, in estate, organizzava escursioni fisse per visitarlo molto partecipate, ma rientrava anche nel programma fisso delle visite delle scolaresche e non alla riserva Mab di Monte di Mezzo e della transiberiana d'Italia.

Re Fajione era meta continua visite nello splendido e ricco bosco di San Nicola e spesso si riscontrava sempre lo stesso stupore e gli stessi elogi da parte dei visitatori che rimanevano stupiti e ammirati dall'imponenza dell'esemplare e non potevano sottrarsi al rito del girotondo per misurarne il fusto per cui occorrevano circa 8 uomini per abbracciarlo.

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