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L'Italia dei sapori: Agnone, a cura di Marina Cioccoloni

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Riceviamo e pubblichiamo da IAM (Identità Alto Molisana)

L'ITALIA DEI SAPORI
 

Agnone: campane, eccellenze gastronomiche ed erbe spontanee
E’ ad Agnone, nell’Alto Molise, che ha sede una delle più antiche aziende a conduzione familiare del mondo. Parliamo della Pontificia Fonderia Marinelli, nata più di mille anni fa e da allora sempre nelle mani della stessa famiglia che da secoli produce campane esportate in tutto il mondo. Le ultime due campane prodotte dalla fonderia sono partite per la Macedonia e altre tre sono in via di ultimazione prima di prendere la strada dell’Indonesia dove troveranno la loro collocazione nella cattedrale di Sanggau. Era della Fonderia Marinelli anche la grande campana del Giubileo del 2000. Al momento della fusione, assieme ai titolari e alle maestranze tutte, era presente anche il Papa Giovanni Paolo II. Questo interessante gioiello dell’imprenditoria italiana è visitabile. La visita inizia con il video introduttivo che presenta la storia dell’azienda, e continua poi con il museo, che accoglie circa 40.000 visitatori l’anno, e dove sono esposte campane di ogni epoca, alcune anche molto antiche. Dopo il museo si passa alla fonderia, il luogo dove le campane vengono create.

Situata ad 800 metri sul mare e con circa 5.000 abitanti, circondata da boschi e da una natura ancora incontaminata Agnone è una antica città sannita conquistata poi dai romani che nel suo passato conta anche una curiosa presenza veneziana che ha lasciato segni evidenti del suo passaggio nell’architettura dell’interessante quartiere cittadino chiamato anche “borgo veneziano”. Oggi si fregia del titolo di bandiera arancione, il marchio di qualità turistico-ambientale conferito dal Touring Club Italiano ai borghi che rispettano determinati parametri. Dal grazioso centro storico la cittadina conta anche 14 chiese con altrettanti campanili, tutti naturalmente forniti di campane della Pontificia Fonderia Marinelli.

Nota per il suo artigianato del rame, era famosa un tempo anche per l’artigianato orafo che a fine ‘800 con 20 botteghe artigiane dava lavoro a oltre 1000 persone. Ma l’artigianato orafo è finito nel 1968 con l’andata in pensione dell’ultimo orafo. Chiudendo bottega ha voluto lasciarla a perenne ricordo e così oggi il locale, posto all’ angolo di Salita Serafini, ha ancora le persiane aperte e con l’interno protetto da una lastra di vetro permette di dare uno sguardo all’ambiente rimasto come era, con i tavoli, le attrezzature e tutto il necessario per svolgere la professione.
Ma Agnone è nota anche per il suo ambiente naturale e incontaminato e per le sue eccellenze enogastronomiche. Nei suoi boschi cresce il tartufo, nelle vallate viene coltivato il Tintilia, un vino prodotto da un antico vitigno locale di cui si è ripresa la coltivazione. Per ora la produzione è limitata ma si spera di aumentarla. Poco distante da Agnone, a Castel del Giudice, è attiva da alcuni anni Melise, un’azienda di coltivazione biologica di mele con meleti di 14 varietà, di cui 3 antiche. A fianco della sede dell’azienda è stato creato un giardino botanico dove sono state recuperate ben 74 varietà di mele del Molise di cui molte antiche.  La produzione da metà settembre a inizio novembre e per ora la vendita è diretta, in ambito regionale e attraverso i GAS, i gruppi di acquisto solidali.

Per quanto riguarda invece i latticini Agnone è un vero paradiso. Il prodotto più noto e il fiore all’occhiello della produzione casearia locale è il caciocavallo, un formaggio fortemente legato alla transumanza (poco distante da Agnone passava il tratturo regio Celano-Foggia) e inserito tra i Prodotti Agroalimentari Tradizionali Italiani del Ministro dell’Agricoltura e nell’arca del Gusto di Slow Food. Poi scamorze, mozzarelle, stracciata, ricottine, cacioricotta, caciotte fresche e stagionate, semplici o aromatizzate (al tartufo, alle erbe, al peperoncino, ecc.) e il tufone, un tipico formaggio vaccino caratterizzato dalla stagionatura in grotta di tufo e che dopo il taglio risulta particolarmente profumato e pastoso.
L’ambiente incontaminato dei dintorni di Agnone e di tutto l’Alto Molise regala asparagi selvatici, funghi, erbe spontanee. Proprio per celebrare le erbe, in particolare quelle officinali, si è appena concluso a Bagnoli sul Trigno il Planta Tour, una passeggiata insieme ad agronomi e docenti esperti nella materia alla scoperta delle piante officinali che crescono spontaneamente con spiegazioni sulle caratteristiche botaniche, quelle ambientali, i principi attivi, le proprietà e le indicazioni terapeutiche, cenni storici, gli altri usi e l’eventuale uso gastronomico. Al termine della passeggiata il pranzo con menù a base di piante officinali e poi la visita allo stabilimento di produzione fitopreparati “Officine Naturali”, con l’illustrazione dei processi produttivi.
Il fine settimana del 20-21 giugno ad Agnone si celebrerà la seconda edizione del Festival delle Erbe, con passeggiate nei campi, degustazioni, incontri, corsi, laboratori, mercatino, alimentazione naturale, sfilata erbo-favolosa per le vie del paese, ecc.
Il Festival continuerà in altre località del Molise fino alla fine di luglio.
Per ulteriori informazioni : www.prolocoagnone.com – https://it-it.facebook.com/pages/Festival-delle-Erbe/562526717091486

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