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Fossalto celebra la rinascita con la “Pagliara Maje Maje”: tra riti, sapori e il suono antico della scupina

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La “Pagliara Maje Maje”: a Fossalto un tuffo nella tradizione tra suoni, riti e sapori antichi

Si è rinnovata anche quest’anno, tra emozione e partecipazione, la secolare tradizione della “Pagliara Maje Maje”, rito propiziatorio tra i più suggestivi del panorama molisano. Il borgo, immerso in un’atmosfera senza tempo, ha accolto residenti, visitatori e appassionati di cultura popolare per una giornata che intreccia memoria, simboli e comunità. 
Promosso e organizzato dalla Pro Loco “Eugenio Cirese”, con il patrocinio del Comune di Fossalto, della Regione Molise e in collaborazione con la Rete Italiana di Cultura Popolare, l’evento si è aperto questa mattina alle 10:00 nel Cortile “Antonio Pizzi Sacerdote”, conosciuto localmente come “Lu Cortil”, con la benedizione della Pagliara, simbolo della fertilità e del risveglio primaverile: una grande struttura conica intrecciata con rami, erbe e fiori, sormontata da una croce floreale e con al suo interno un uomo (il portatore).
Da lì è partita la sfilata tra le vie del borgo, accompagnata dal suono della “scupina” – l’antica zampogna di Fossalto – insieme a ciaramelle, organetti, tamburelli e ai canti tradizionali del “Maggio”. Immancabile il gesto propiziatorio degli abitanti, che dalle case versavano acqua sul pagliaio gridando “Grascia, maie!” (Abbondanza, maggio!).
Alle 12:00, in Piazza Roma, si è svolto il tradizionale scambio della croce floreale tra il Sindaco Saverio Nonno e il Parroco don Marco Di Iorio, seguito dalla degustazione della “Lessima”, una zuppa di legumi e cereali della tradizione fossaltese, offerta dalla Pro Loco con un contributo libero.

Grande protagonista dell’evento il gruppo folkloristico “Toma Toma” di Montefalcone nel Sannio, composto da cinque suonatori esperti nell’arte della scupina e della ciaramella.
Tra loro Antonio Cordisco e Giancarlo Petti, due dei soli tre artigiani al mondo (il terzo è un siciliano), in grado di costruire la scupina, realizzata con canne, legno e pelle di agnello o capretto, estinta con la scomparsa degli ultimi costruttori fossaltesi e riscoperta e riportata in vita nel 2009, a seguito di anni di tentativi falliti.
Al loro fianco, anche l’associazione “L’Ancia Sannita”, realtà attiva da circa 40 anni, sempre di Montefalcone, che ha arricchito la sfilata con figuranti in abiti tradizionali.
Durante la cerimonia sono stati premiati alcuni portatori della Pagliara delle precedenti edizioni, un cantore storico e i gruppi di Montefalcone per il loro impegno comune: preservare e tramandare la tradizione.
Presenti anche il presidente della Pro Loco “Eugenio Cirese” Marco Fusaro, l’assessore regionale all’Agricoltura Salvatore Micone e il presidente dell’UNPLI Molise Simone Di Paolo.

Nel pomeriggio, le vie del paese si sono trasformate in un conviviale pranzo itinerante, dove i partecipanti hanno potuto gustare pane, fave e formaggio, pizza di granone con minestra, patate e fagioli, spezzatino di maiale e, per concludere in dolcezza, le immancabili lunette all’amarena. Il tutto accompagnato da vino locale, acqua e dalle instancabili musiche popolari del gruppo folkloristico, che ha continuato ad animare le strade con suoni e allegria.
Giunti da tutto il Molise e anche da fuori regione, i partecipanti hanno dato vita a una festa che, anno dopo anno, si conferma non solo evento folkloristico ma vero e proprio rito identitario.
La “Pagliara Maje Maje” è il cuore vivo di Fossalto, simbolo di rinascita, unione e continuità con il passato.

E la festa non è ancora finita. In questi minuti, in Piazza Roma, l’atmosfera si è trasformata per accogliere il DJ set di Dexter DJ e Doddo Voice. Tra balli, musica ed energia, la serata prosegue nel segno della festa collettiva, celebrando l’arrivo di Maggio in un crescendo di allegria e convivialità, senza mai perdere il legame profondo con la propria storia e con il suono della scupina, che continua a risuonare nell’identità del paese.
 

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