Antonio: mio fratello
Uomo dal cuore grande, sempre pronto a schierarsi con i più deboli; animato da sentimento veri, puri, sono queste le qualità che lo hanno contraddistinto in vita. Sentimenti profondi Antonio li nutriva per tutti: per la sua famiglia, per la moglie Michelina, suo angelo, per i suoi amatissimi figli Mario e Walter, per gli amici del suo paese natio, Agnone, per la sua amata Inter.
Una grande voglia di vivere lo ha sostenuto nei venti lunghi anni di sofferenza, sopportati con fede, cha hanno indebolito il suo possente fisico, ma non il suo cuore forte, da combattente. Nostra madre lo chiamava “Ru tassone” della casa, la quercia, ma come tutte le cose di questo mondo destinato a finire: siamo effimeri. Spesso rifletto su ciò che tutti cerchiamo di capire “Dov’è racchiuso il vero senso della vita?” , dovremmo volerci tutti più bene, memori che la morte ha l’ultima parola sulla vita; spesso lo dimentichiamo o lo ricordiamo solo in casi estremi e poi tutto torna come prima.
Nel giorno della sua morte tutto il paese si è chiuso in un sordo mutismo, ovattato, interrotto solo dall’ossessivo tam tam “ Ma l sia chi s’è muort?”. Con Antonio se ne va un grande, tutti lo hanno detto, unanimi; grande per la sua semplicità di vita, per il coraggio, la rettitudine morale, la serietà, la profonda religiosità.
Caro Antonio, caro fratello mio, ti saluto con le parole di S. Francesco. “ Ogni uomo semplice porta in cuore un sogno, con amore e umiltà potrà costruirlo, solo se saprà vivere umilmente in alto arriverai”. Questo è un addio-arrivederci, fratello mio, che il Signore ti avvolga di luce e ti stringa nelle sue braccia. Sarai insostituibile nel mio cuore.
Tua sorella Franca