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Paolo Porrone ricorda Michele De Giorgis, collega del Gruppo Eni che amava Agnone

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Caro Michele,

solo due giorni fa ci hai lasciato….vorrei ricordarti anche agli occhi dei miei compaesani, in quanto hai sempre amato il mio paese , Agnone ed il Molise. Ti vedo ancora mentre insieme a me vai a cogliere i funghi presso il bosco di Montecastelbarone e scali con passo felpato le strade molisane di montagna ; eri un amante della natura e di tutte le sue bellezze;

Se ti conoscevo bene so che in questo momento vorresti startene lassù su una nuvola, con un cartello che si intravede tra i bagliori del cielo con su scritto: - Si prega di non disturbare – Ma in occasione del tuo ritorno alla Casa del Padre, un moto dell’animo, irrefrenabile mi ha spinto  a scriverti due parole per ricordarti ancora.

Ricordo le apprensioni di questi giorni, allorché abbiamo sempre pregato che tu ce la facessi, a superare il male subdolo che ti attanagliava, dopo tante sofferenze vissute sempre nella dignità che ti competeva.

E’ utile sottolineare che eri l’incarnazione della bontà infinita, retto, onesto che vivevi solo per i valori veri.

Il tuo cammino sempre in salita,.La tua vita inizialmente articolata e nel brivido …poi la svolta…..

Ti ho conosciuto anni fa sul luogo di lavoro, a Roma, io all’Ufficio legale e tu nei servizi generali del gruppo eni e da allora sempre insieme in un’amicizia intensa, interrotta solo dal dissolversi della materialità della esistenza umana a soli 59 anni. Eri di origini pugliesi, di Vico del Gargano, splendida località turistica.

Eri un generoso, pronto a farti in quattro non solo per la tua famiglia di origine, ma anche e soprattutto per quella, dei tuoi familiari, sino all’ultimo anello dei tuoi parenti ed amici.

Ti era connaturale quell’atteggiamento sempre improntato alla modestia, all’amore verso gli altri, all’umiltà, caratteristiche che ti distinguevano, unitamente alla solarità che era il fiore all’occhiello della tua essenza.

Eri orgoglioso di tua figlia….Rosalba…….In questo ultimo ventennio ci siamo divisi tutto…….anche il sonno.

Dicevo di ….tua figlia il tuo gioiello., incastonato lungo una vita intera con la stessa intensità ….

Il tuo sorriso ingenuo, disarmante, la tua dolcezza,  facevano breccia nel cuore di chicchessia, lasciando trasparire quell’atteggiamento sempre improntato alla comprensione, alla distensione, alla conciliazione, volto all’indignazione solo ed esclusivamente a fronte della slealtà e della poca correttezza, che  hai sempre combattuto.

La tua missione di padre ed amico esemplari, hanno lasciato  un vuoto incolmabile nei cuori di coloro che ti hanno amato, cosa facilissima per chiunque ti avvicinasse.

Spero che la vicinanza del santo a me caro, Padre Pio, possa favorire il tuo ingresso alla mensa dei Grandi , ove oggi sei nella luce e dormi il sonno dei giusti!

Oggi, dunque, onoriamo un signore d’altri tempi, uscito dalla scena della vita terrena, ma non da quella spirituale, che lo vedrà sedere in un sicuro posto in Paradiso.

Michele quando si fa sera, ricordati di tutti noi, che ci hai lasciati  così….,non senza la promessa che un giorno ci rivedremo in un abbraccio senza fine, in un amore di tutti i tuoi amici e parenti che ti permetterà di vivere oltre te stesso, mirando e sospirando la luce dell’eternità.

Ciao Michele, amico del cuore,  non ti dimenticheremo mai…..

 

Paolo Porrone

 

 

Roma li 22 giugno 2020

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