Per Luigino Sebastiano
Nella giornata dei morti è venuto a mancare improvvisamente Luigino Sebastiano, uno dei primi fotografi di Trivento, che dalla fine degli anni 50 ha saputo immortalare con la sua macchina fotografica tutti gli eventi lieti e tristi di Trivento . Con lui va via un pezzo di storia triventina. La morte di per sé è brutta, ma quando vanno via le persone con le quali in vita hai stretto forti legami di amicizia diventa ancora più brutta
Con Luigino ho trascorso buona parte della mia gioventù; è stato lui il mio maestro di fotografia, perché durante le stagioni estive, quando nello stesso giorno aveva due matrimoni, mandava me come suo sostituto, avendomi detto in precedenza tutti gli accorgimenti per una buona fotografia. Non senza motivo, quando si è sposato, il suo fotografo sono stato io. Grazie a lui ho appreso anche l’arte della fotografia. Ma non era solo questo quello che ci legava, perché l’amicizia era giornaliera in quanto, nel tempo libero e soprattutto la sera, il divertimento e lo svago ci vedevano protagonisti anche nei giorni delle festività natalizie con tanti altri amici come Lellio Molinaro, Camillo Ciafardini, Enzo Antonelli, anch’essi purtroppo deceduti.
Il suo carattere affabile, loquace e comunicativo faceva sì che non si organizzava una cena senza la sua presenza; alcune volta lo si andava a chiamare quando non lo si vedeva in giro. Sempre disponibile ad aiutare e venire incontro in caso di bisogno, poiché in quei tempi teneva, come macchina, un topolino per poi passare alla simca, portava tutti nella feste patronali dei paesi viciniori. Tanti sono i ricordi che ho di lui, tutti belli e simpatici tutti. Una volta, dopo una festa a Bagnoli del Trigno, alle tre di notte si ruppe il topolino e si dovette camminare a piedi fino all’alba per arrivare a Trivento; un'altra volta andammo al mare, a Vasto, con altri amici, ed incautamente affittammo un moscone e poiché nessuno lo sapeva portare passammo un brutto quarto d’ora tanto che appena scesi baciammo la terra.
E come non ricordare anche il suo sguardo deluso, quando nel mangiare un pezzo di salsiccia che gli cadde a terra non fece in tempo raccoglierlo perché un gatto lo aveva anticipato. Tanti sono i ricordi da poter scrivere un libro. Era Luigino l’amico del divertimento e delle cenette serali fino a tarda. Ciò nonostante era serio e professionale nel lavoro, rispettava gli impegni presi e non era particolarmente esoso nel chiedere il suo compenso perché si era saputo adeguare ai tempi che certo non erano prosperi come quelli di oggi. Dopo tante bizzarrie giovanili finalmente si è sposato, avendo trovato in Luisa la moglie ideale. Da quel momento la sua vita è cambiata perché il suo principale interesse è stata la moglie e subito dopo la sua adorata figlia Lucia , alle quali non ha fatto mancare mai niente. Ha saputo svolgere il suo ruolo di marito e di padre in modo esemplare ed impeccabile. Pertanto non lascia solo in loro una grande eredità di affetto, ma lascia anche negli amici che lo hanno conosciuto un patrimonio immenso di ricordi Addio Luigino, sicuramente porterai in cielo un po’ della tua allegria e vivacità di quando sei stato giovane