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Svelamento del Busto di San Cristanziano, Saia: "La benedizione della statua del patrono sia auspicio per un sereno ritorno alla normalità"

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Questa sera, presso la chiesa di San Marco, si è tenuta la cerimonia di svelamento e benedizione del nuovo busto di San Cristanziano, patrono di Agnone, realizzato dallo scultore Ettore Marinelli.

All’evento, tra gli altri, sono stati presenti il Vescovo Mons. Claudio Palumbo, il parroco Don Onofrio Di Lazzaro, i padri caracciolini, il Comitato “Pro San Cristanziano”, la famiglia Marinelli e l’Amministrazione comunale.

A seguito dello svelamento del busto, il professore Antonio Alfredo Varrasso ha tenuto un convegno di approfondimento dal titolo “Da Ascoli ad Agnone. Sulle tracce di San Cristanziano”.

Di seguito, il discorso che ho avuto l’onore di fare davanti a tutti i fedeli in chiesa:

“Nell’omelia di Giovanni Paolo II, il 10 ottobre 1982, si ricorda un inciso particolarmente significativo: ‘i santi sono nella storia per costituire i punti permanenti di riferimento sullo sfondo del divenire dell’uomo e del mondo. Ciò che si manifesta in essi è duraturo, intramontabile. Testimonia l’eternità. Da questa testimonianza l’uomo attinge sempre di nuovo la coscienza della sua vocazione e la sicurezza dei destini. In tale direzione i Santi guidano la Chiesa e l’umanità oltre il tempo’. Per secoli ad Agnone in nome di una ferrea fede verso valori spirituali molto elevati, è stato possibile fondere elementi mistici, storici e sociali. La festa di San Cristanziano, il 13 maggio, giorno che la tradizione indica come quello del martirio, quindi per la fede del giorno natale, fu per secoli una sintesi originale di valori spirituali e umani di grande interesse sociale, che hanno sviluppato un sentito spirito di aggregazione delle coscienze.

San Cristanziano viene venerato quale patrono contro la grandine, le tempeste, le discordie e le guerre. Inoltre, in alcuni documenti storici è scritto che, durante la pestilenza del 1600, i fedeli videro apparire in cielo il Santo che liberò il paese dal terribile e dilagante morbo. Questa narrazione appare di facile sovrapposizione al momento storico che stiamo vivendo, turbato dal dilagare della pandemia da Covid-19. Per questo, spero che le nostre preghiere a San Cristanziano siano di buon auspicio affinché la battaglia contro il virus possa essere vinta nel più breve tempo possibile.

Voglio anche sottolineare l’importanza storica della processione di San Cristanziano che ha rappresentato sin dal passato uno spettacolo di fede e di folklore. Gli storici hanno descritto la figura di San Cristanziano come fautore della pace, difatti, si narra che Cristanziano, ad alta voce, gridò al Popolo: ‘Pax vobis’. In quell’istante, come riportato: ‘il popolo genuflesso a terra, devotamente piangeva pietà per ciascuno, chiedendo dei fatti suoi. E fu la pace! Almeno in quel frangente di crisi, tornò la pace’.

Da questo passaggio si può cogliere un atteggiamento particolarmente moderno, riflesso del giusto modo di comportarsi di chiunque, mi riferisco al campo sociale e culturale; un fare proiettato al raggiungimento di un fine comune, improntato alla correttezza, alla trasparenza, alla realizzazione di progetti finalizzati al benessere della comunità. Un fare che ci appartiene a cui è improntato il nostro agire amministrativo. Sia questo un momento di riflessione profonda che stimoli le coscienze di tutti noi alla realizzazione di quella unione di intenti e di quei progetti comuni che hanno come fine il benessere della comunità agnonese.

Questo busto è l’emblema della grande capacità artistica e artigianale a cui la nostra cittadina è vocata storicamente. La realizzazione dell’opera è stata frutto di un meticoloso lavoro effettuato dalla Fonderia Marinelli e in particolar modo dal giovane Ettore Marinelli, uno scultore dallo stile ricercato e raffinato. A lui e a tutto il team della storica Fonderia va il mio sentito ringraziamento, congiuntamente ad un plauso per il parroco Don Onofrio Di Lazzaro, che ha supervisionato i lavori con particolare attenzione ai dettagli del Santo.

La mia gratitudine va anche ai Padri caracciolini Cleophas, Jean-Baptiste e Moise per l’impegno profuso a favore dell’iniziativa, al Comitato ‘Pro San Cristanziano’ per aver riacceso il culto del Santo e a tutti i fedeli e i cittadini che hanno contribuito alla realizzazione del busto. Che lo svelamento di questa opera, possa essere di buon auspicio per l’intera comunità, nell’ottica di un sereno ritorno alla normalità.”

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