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"I ragazzi del 73" festeggiano insieme i 50 anni

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Oggi la classe 1973-74  percio' i cinquantenni  di Agnone  e dei paesi limitrofi, che hanno frequentato le scuole agnonesi ,si sono riuniti per festeggiare l'evento. E' un folto gruppo di uomini e donne. Si sono ritrovati inizialmente per consumare la prima colazione presso un noto caffè del centro storico agnonese e poi  si sono recati presso la chiesa di San Biase per la Santa Messa. A seguire  il pranzo  presso un ristorante agnonese. Sicuramente il pranzo si chiuderà con una gigantesca torta con 50 candeline da spegnere

 

Si sono rivisti dopo decine di anni per festeggiare i loro primi 50 anni,  sono stati compagni di scuola  alcuni dalle scuole elementari fino alle superiori. Tra i partecipanti anche il quasi cinquantenne sindaco di Agnone, Daniele Saia che ha scritto per i suoi antichi ed anche attuali amici coetanei un delicato e significativo pensiero.

 

 Per rivedersi dopo tanti anni hanno utizzato tutti i mezzi compresi i social. Sara' un evento pieno di ricordi belli e meno belli, molte le risate, gli anedotti, il ricordo dei compagni che non sono presenti e trascorreranno una intera giornata di festa con la speranza di rivedersi presto.

In allegato le riflessioni del Sindaco Saia dedicate ai suoi amici: 

"Buongiorno a tutti amiche ed amici del ’73 e incluso qualcuno del ’74 

che con noi ha condiviso, lasciatemelo dire, gli anni più spensierati dell’ultimo secolo!!!

La riflessione che stamattina mi è venuta in mente spontanea è quanto siamo fortunati a condividere questa bella giornata insieme e quanto sia prezioso aggiungere un altro anno al nostro percorso di vita!!!

La nostra fortuna inizia sin dalla nascita…

Siamo forse l’ultima generazione ad essere nata in casa tra le braccia delle mamme e delle nonne che non hanno più smesso di tenerci in braccio.

Siamo la generazione che ha trascorso l’infanzia giocando in cortile e per strada a nascondino, a ruba bandiera…

Siamo la generazione che  andava a scuola a piedi da sola e se la maestra ci dava un ceffone, la mamma ce ne dava due…

Siamo la generazione che andava alle feste fatte in casa dove si ballavano i lenti con le musiche di Claudio Baglioni e al bar ascoltavamo la musica del juke box…

La nostra generazione è quella del telefono a gettoni, delle fughe in motorino, una generazione basata sugli affetti fatti di sguardi, carezze, ma anche sberle e sgambetti…tutta la nostra socialità era fisica!!!

Poi gli sconvolgimenti storici, economici, culturali, il cambiamento più globale che ci sia mai stato e l’arrivo del digitale e tutto è mutato!!!

Oggi tutto si è trasferito sui social e noi cinquantenni siamo definiti dai nostri figli Boomer in modo ironico  per indicare che usiamo male e poco la tecnologia digitale.

Ma anche questa è una fortuna per noi!!!

Perché siamo ancora in grado di non confondere la realtà con il virtuale, siamo connessi con il mondo intero ma siamo stabili nelle nostre vite vere, quelle che hanno avuto il piacere di conoscere e assaporare i sentimenti puri!!!

E in questa giornata di festa per tutti noi è importante ricordare una parola sempre 

molto significativa che si chiama GRATITUDINE.

“Una sensazione di meraviglia, di riconoscenza e di gioia di vivere” è la definizione di gratitudine data dal celebre psicologo Robert Emmons.

Gratitudine significa: 

riconoscere il dono della vita, essere grati per ciò che siamo e per ciò che la vita ci offre, anche se nel momento presente avvertiamo la mancanza di qualcuno o di qualcosa.

A tal proposito mi piace condividere con voi una bella e significativa poesia sulla gratitudine del famoso paesologo Franco Arminio.

 

POESIA DELLA GRATITUDINE

 

Ringrazia,

vattene via quando serve,

non portare rancore,

ringrazia ancora,

ricorda il male

che hai trasformato in bene,

libera la tua tenerezza,

ma studia il nero 

del mondo,

goditi quello che sei diventato,

niente di meglio era possibile,

non nascondere

il tuo sconforto,

ringrazialo,

intervistalo,

ma non dare retta 

a tutto quello che dice,

inventati 

la gioia del giorno,

se ne trova sempre qualcuna 

se ti guardi bene intorno."

 

 

 

 

 

 
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