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Presso l’Antica Fonderia Pontifica Marinelli la presentazione del Cammino “ La Campana in Cammino”.

Il 20 dicembre a partire dalle ore 10,00 sarà svelato il progetto. Non mancheranno sorprese.

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E’ sera, si odono le campane suonar a festa per la gioia del ritorno che apre le fauci del sorriso ai lavoratori dai campi. Il risveglio del borgo è solcato da musica accompagnatrice al ridente passo verso i propri cari. Tutto torna, le lancette dell’orologio possono così tornare a compiere il loro giro senza più fretta”. Non è certamente l’introduzione all’immenso vibrare di emozioni che la campana ci dona ogni volta che spande il suo suono al cospetto del cielo azzurro, ma l’inno alla gioia che solo un possente ma soave suono, armonico, vitale, gioioso e mai banale, può infondere in ogni essere vivente. Presupposti che conciliano il sonno per risvegli decisamente pieni di buone nuove e di aspettative razionali, seppur un tantino folli. Presupposti che nella consapevole forza emotiva del suono e della vibrazione, non contrastano con realtà cercate, volute, da concepire. 

La forza del suono è la costituente di un movimento che da essa presuppone un cammino che attua la voglia di librare verso nuove sensazioni. Ecco, così nasce un cammino che accende nuovi paradigmi, nuove assunzioni di responsabilità, nuovi approcci, nuove collaborazioni, nuovi concetti, nuovi orizzonti. Diverso da tutti, impone il credo della sensibilità, prima di ogni altra forma di sostanza. Sensibilità all’ascolto, alla condivisione, alla silenziosa “viandanza” che trasmette cultura dell’arte, della tradizione, della bellezza e del paesaggio. Le chiese e i loro campanili sono le certezze per accogliere a sé la prospettiva di un fuoco che non viene dall’ardere ma dal fondere. Fusioni di idee, identità, razze, di culture, colori della pelle.

 Fusioni di abbracci, sorrisi, fatiche, ricchezze, povertà, bagliori, bui pesti e ritorno alla vita.” Se avessimo dovuto descrivere la vibrazione con una parola, avremmo sicuramente proferito: campana”. Si avvicina il Giubileo del 2025, tutti sono freneticamente presi da progetti, opere strutturali, infrastrutturali, ma nessuno consta la povertà dell’anima e la ricerca spasmodica di un limbo tra vita e morte che ci consente di osservare il mondo in maniera centrica e solidale. È una corsa verso la consapevole mole di spendita da perpetrare ma ci si dimentica il valore della libertà di gioire, condividere, godersi paesaggi e storia attraverso natura e monumenti sempre più ridicolizzati da chi ha in considerazione il solo Dio Danaro.

 Depauperare il patrimonio artistico con quello paesaggistico, ormai è priorità. Degenerare con azione volte allo stravolgimento è il filo conduttore che va spezzato senza più starne a parlare. Seguendo il sogno, il vibrare del cono campanaro, si può e con esso andare lontano. L’Azienda Autonoma di Soggiorno e Turismo del Molise, il Museo della Campana in seno all’Antica Fonderia Pontificia Marinelli, coadiuvati da Franco Valente, Lino Rufo, il Parco dell’Appia Antica con il suo direttore Simone Quilici, soggetti privati e pubblici, hanno così dato vita a una sorta di rinascimento culturale che pone l’essere umano al centro di un vortice gravitazionale che torna a considerare il sogno come portatore di benessere e non solo nella fantasia da esso scaturita.

 Nasce così l’idea del Cammino della Campana, meglio rappresentato dalla Campana in Cammino, onde permettere ad essa di essere issata su campanili che dalla loro altezza indicano la via senza spazi bui, senza la presupponenza di mura di cinta che ne fermerebbero l’urto dirompente. Le Chiese come simbolo forte di comunità e non per forza di pura religiosità, la campana come oggetto, dal suono dirimente ostilità e trasmutatrice essa di guerre in Paci perenni.

 Undici comunità coinvolte partendo dalla Montagna sino al Mare per unirle tramite aree interne spesso marginali e emarginate, in un percorso che ci porterà a udire ancora la voce di santa Caterina nel segno di fedeltà, coerenza e restanza. La lungimiranza non è padrona dell’ozio ma connubiale alla perseveranza, quella che ci permette ancora di restare e di amare una terra che del suo lussurioso passato non può più crogiolarsi e restare a guardare chi passa e porta a casa sua, poco alla volta, pezzi rubati dai nostri cuori.

 Per chi ne volesse sapere di più Agnone vi aspetta. L’incontro si terrà presso la Fonderia Marinelli, il 20 dicembre 2023 a partire dalle ore 10,00 e, al suono di campane, il tempo passerà in un battibaleno. Sarà questa, l’occasione per ammirare la campana del Giubileo 2025, fusa il 15 dicembre 2023, che la famiglia Marinelli donerà al Papa.

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