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Padre Angelo Lemme, da Agnone a Košice: dopo dieci anni suona la campana della speranza

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Circa cinquanta anni fa, un giovane di Agnone, figlio di umili contadini, partì per un cammino di fede che lo avrebbe portato ben lontano dalla sua terra natale. Ordinato sacerdote a Cascia, presso l’ordine degli Agostiniani, il suo destino prese una svolta inaspettata quando fu inviato in missione nei paesi dell'Est per l’evangelizzazione.

Quel giovane sacerdote, oggi conosciuto come Padre Lemme, è diventato nel tempo una figura di riferimento per la comunità di Košice in Slovacchia, dove è parroco della Chiesa di Santa Rita . La sua opera pastorale ha lasciato un segno profondo: ha accompagnato spiritualmente centinaia di fedeli e ha avviato al sacerdozio ben quattro seminaristi.

 

Ma c’è un dettaglio che unisce ancora più profondamente Agnone e Košice: una campana. Donata a Padre Lemme circa dieci anni fa da un suo amico agnonese come simbolo di vicinanza e affetto, la campana è rimasta in silenzio per lungo tempo. Le normative slovacche sulla quiete pubblica ne avevano vietato l’uso, privando così la parrocchia del suo rintocco solenne.

Oggi, però, quel silenzio è finalmente rotto. Dopo anni di pazienza, determinazione e dialogo con le autorità locali, Padre Lemme ha annunciato con emozione agli amici di sempre: “Chi dura la vince”. La campana agnonese ha ottenuto l’autorizzazione a suonare e il suo suono ora si diffonde sulla città di Košice, simbolo di fede, tenacia e legame tra due terre lontane ma unite dallo stesso spirito.

Per la comunità agnonese e per i tanti che hanno seguito la missione di Padre Lemme, questo momento rappresenta molto più di un semplice suono: è l’eco di una storia d’amore per il prossimo, di dedizione e di fede che non conosce confini.

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