Dopo due intense settimane di preparazione atletica, si è concluso oggi il ritiro estivo del Campobasso Calcio a Capracotta. Un’esperienza che il sindaco Candido Paglione ha definito “positiva per noi, per la nostra comunità e per la società sportiva”, sottolineando il valore dell’iniziativa sia sul piano sportivo che su quello sociale.
La permanenza della squadra nel comune alto-molisano ha rappresentato un’occasione di crescita e di orgoglio per Capracotta, che ha messo a disposizione le proprie strutture, tra cui il campo sportivo in erba naturale recentemente realizzato grazie all’impegno dell’Amministrazione comunale. “Il ritiro di quest’anno – scrive Paglione – premia anni di impegno della nostra Amministrazione per realizzare un campo sportivo in erba naturale che può contribuire a valorizzare le unicità dei nostri luoghi”.
Grande soddisfazione è stata espressa anche dalla società sportiva del Campobasso, che ha apprezzato la qualità degli impianti e l’accoglienza ricevuta. Un clima di collaborazione che, secondo il primo cittadino, può rappresentare l’inizio di un rapporto duraturo: “Possiamo senz’altro considerare il ritiro di quest’anno come un punto di partenza per future collaborazioni con la squadra del cuore di tutti i molisani”.
Ma al di là dell’aspetto tecnico e logistico, il ritiro del Campobasso ha assunto un significato più ampio. “Mai come ora abbiamo bisogno tutti di fare comunità – ha scritto il sindaco – e di ricreare un forte spirito di appartenenza nella nostra Regione”. Un messaggio chiaro sul potenziale dello sport, e del calcio in particolare, come strumento di coesione sociale e riscoperta dell’identità territoriale.
Infine, non è mancato un messaggio di incoraggiamento rivolto alla squadra rossoblù: “Forza Lupi, da Capracotta l’augurio più bello per un campionato strepitoso!”.
Un arrivederci, più che un addio: Capracotta si candida a diventare un punto di riferimento per il calcio molisano e per tutte quelle esperienze che sanno unire sport, territorio e comunità.