Don Giuseppe Delli Quadri, una vita tra fede, musica e comunitÃ
Agnone ha dato i natali, il 18 novembre 1914, a un uomo che ha lasciato un segno profondo nella vita religiosa, culturale e musicale della città : don Giuseppe Delli Quadri.
Figura intelligente, dinamica e appassionata, è stato per decenni un punto di riferimento per la comunità agnonese, in particolare nella chiesa di San Biase, dove ha dedicato gran parte del suo ministero sacerdotale.
Don Giuseppe trascorse la sua vita al servizio della comunità , animato da una fede sincera e da un grande amore per la sua città .
La chiesa di San Biase fu il centro del suo impegno spirituale e materiale: partecipò con entusiasmo ai lavori di restauro dopo il crollo della cupola, collaborando con le istituzioni e i fedeli per restituire splendore al luogo di culto.
Le sue omelie, sempre intense e profonde, erano molto seguite: parlava con il cuore, e la sua parola arrivava diretta, semplice e sincera. Sapeva coinvolgere, emozionare e infondere fiducia anche nei momenti più difficili.
Grande amante della musica sacra, don Giuseppe era un organista di talento. Durante la novena della Madonna della Mercede, saliva sempre all’organo per eseguire il celebre Inno con lo strumento che volle fortemente realizzare grazie all’azienda Ruffatti di Padova, tuttora esistente.
Per lui la musica era una forma di preghiera, un linguaggio capace di unire fede e bellezza.
Appassionato anche di musica bandistica, promosse eventi che fecero di Agnone un centro culturale vivace.
Nel settembre del 1956, durante i festeggiamenti in onore della Madonna della Mercede, in piazza Plebiscito, riuscì a portare la Banda della Polizia di Stato e, negli anni successivi, alcune tra le migliori bande abruzzesi e molisane dell’epoca: Acquaviva delle Fonti, Martina Franca, Gioia del Colle, e i complessi bandistici di Pescara, L’Aquila e molte altre ancora.
Quelle giornate restano nella memoria di molti agnonesi come un periodo di grande entusiasmo e partecipazione popolare.
Oltre alla sua attività pastorale, don Giuseppe fu insegnante di religione nelle scuole medie, trasmettendo ai giovani non solo conoscenze, ma anche valori di rispetto, curiosità e apertura.
Nel corso della sua vita fu anche presidente della Pro Loco di Agnone, e sotto la sua guida la città visse momenti di particolare vitalità culturale. In quegli anni lo stadio Civitelle ospitò eventi di rilievo, tra cui un applauditissimo concerto di Orietta Berti, che attirò un pubblico numeroso e contribuì a far conoscere Agnone ben oltre i confini regionali.
Purtroppo, gli ultimi anni di don Giuseppe furono segnati dalla malattia. Venne infine accolto in una casa di riposo, dove trascorse i suoi ultimi giorni con serenità e dignità .
La sua figura rimane tuttavia viva nel ricordo di chi lo ha conosciuto: un sacerdote generoso, un musicista sensibile, un uomo di cultura e di fede autentica.
Oggi, il nome di don Giuseppe Delli Quadri è legato indissolubilmente alla storia di Agnone.
Le sue melodie all’organo, le sue parole accorate e la sua instancabile dedizione alla comunità continuano a ispirare quanti lo ricordano con affetto.
Ha saputo unire spiritualità e umanità , arte e servizio, lasciando un segno indelebile nel cuore della sua città .