CASTIGLIONE MESSER MARINO - La Regione farà la sua parte, ma l'obiettivo è quello di sfilare qualche spicciolo al parsimonioso premier Monti.
Si è tenuta giovedì, come da programma, la riunione tecnica tra Provincia e Regione per fare il punto della situazione sulla frana che ha divorato parte della sp 152 al chilometro cinque. Presenti al vertice tecnico-politico, tra gli altri, l'assessore regionale Di Paolo, titolare del "dicastero" dei Lavori pubblici, l'ingegner Caputi sempre della Regione, il vicepresidente della Provincia, Antonio Tavani, l'assessore Monaco, l'ingegnere dell'ente chietino Masciarelli. A rappresentare le necessità dell'Alt Vastese il commissario prefettizio di Castiglione Messer Marino, Giove, e il sindaco di Schiavi e vicepresidente della Comunità montana, Luciano Piluso.
"Abbiamo ribadito l'importanza di quell'arteria per l'entroterra Vastese, - spiega il commissario Giove - perché per i residenti di Castiglione, Montazzoli, Schiavi e via elencando, si tratta dell'unico sbocco verso la Val di Sangro. Una strada di essenziale importanza per centinaia di lavoratori e studenti, ma anche per i commercianti e gli imprenditori di zona. Lo sbocco verso la vallata del Sangro significa anche un'economia che gira. Per questo abbiamo chiesto l'impegno di Provincia e Regione affinché possano intervenire nel più breve tempo possibile".
L'assessore regionale Di Paolo, titolare dei Lavori pubblici, si è impegnato a reperire i fondi necessari alla messa in sicurezza dell'arteria. L'obiettivo è coinvolgere anche gli assessorati regionali alla Viabilità e alla Protezione civile.
Nelle prossime settimane si terrà un nuovo vertice, allargato ai vari assessori regionali competenti, finalizzato a reperire i fondi che servono. La Regione, da quello che è emerso durante i colloqui di giovedì, verificherà anche la possibilità di attingere a risorse stanziate direttamente dal Governo centrale.
Insomma Monti dovrà salvare i monti dell'Alto Vastese.