Giornata politica intensa a Agnone. Sette consiglieri tra opposizione e ex maggiorana, e una consigliera di maggioranza, hanno rassegnato le dimissioni e sfiduciato con i numeri il sindaco Lorenzo Marcovecchio. La notizia è rimbalzata su tutta la stampa locale e il web , sui social dove il dibattito e' ancora aperto sull'opportunità di una tale scelta in un momento particolarmente delicato per l'intera nazione e il mondo. I sette consiglieri tramite comunicato stampa hanno spiegato le ragioni della loro pesante scelta: sindaco assente, non vicino ai cittadini, scarsamente comunicativo, irresponsabile.
A tale evento politico che predispone il comune di Agnone ad un commissariamento, prima del voto per il rinnovo prevedibile intorno a ottobre -novembre, l'ex consigliere Scampamorte, pluriassessore e da circa 20 anni in consiglio comunale tra maggioranza e opposizione ha rilasciato delle dichiarazioni:
"Gesto inqualificabile da parte dei sette consiglieri, che dimostra deficienza, incoscienza, irresponsabilità . Le ragioni politiche dei sette possono più o meno essere discutibili, stava nel loro diritto far dimettere il sindaco, ma non certo poteva o doveva avvenire in questo delicatissimo momento che mette a rischio la sicurezza dei cittadini. . Il comune di Agnone è capofila di 33 comuni sulle aree interne, siamo capofila nell'ambito territoriale. Chi gestirà tali evenienze, chi si occuperà del futuro dell'ospedale? Invito tutti gli agnonesi a non dimenticare questa grande irresponsabilità dei sette, e ricordarla nel momento opportuno."
Interpellato il sindaco Lorenzo Marcovecchio se volesse rilasciare dichiarazioni affermava:"Buondi .Oggi no. Oggi Agnone festeggia una importante ricorrenza:Ci sarà tempo e modo" rifererendosi al 25ennale della visita di Papa Giovanni Paolo II a Agnone