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L'impietoso giudizio della Corte dei Conti sul rendiconto finanziario 2019 della regione Molise

Le considerazioni dell'ex consigliere regionale Tullio Farina: un quadro di gestione altamente critico che richiederebbe una serie di interventi urgenti

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Ho letto sommariamente la requisitoria del procuratore generale dottor Stefano Grossi al rendiconto della Regione Molise per l’anno 2019 e francamente sono rimasto non solo meravigliato ma soprattutto sconcertato per le numerosissime censure sulla gestione in essa contenute. Se le cose stanno così, e sicuramente lo sono, sarà meglio chiudere i battenti della Regione Molise per evitare altri disastri che alla fine si ripercuotono sui cittadini con gli inevitabili aumenti di aliquote e tributi Cercherò di riassumere il più possibile la requisitoria, formulata dal dottor Grassi e se fossi un amministratore reginale non uscirei di casa per parecchio giorni per l’imbarazzo che proverei, dopo aver letto il suo contenuto.

Essa si sviluppa su cinque considerazioni che sono il cuore dell’azione amministrativa di ogni Regione. La prima considerazione riguarda i dati principali del rendiconto dai quali emerge un quadro di gestione altamente critico che richiederebbe una serie di interventi urgenti per il miglioramento dei risultai e l’adozione di misure di recupero dell’efficienza amministrativa.

La seconda considerazione è relativa alla gestione delle società partecipate della Regione Molise ( Funivie Molise s.p.a , la Campitello Matese, la Korai e tanti altri enti) dove viene evidenziato come, nonostante le criticità emerse nei rendiconti di tali società per gli anni 2017 e 2018 la Regione Molise ha tenuto in alcun modo le raccomandazioni esposte nelle precedenti deliberazione facendo così aumentare le passività. E di questa partecipazione deficitaria in enti consorziati ne sa qualcosa anche il Comune di Trivento-

La terza considerazione riguarda il disavanzo sanitario della Regione che continua ad aumentare. Non senza motivo gli organi di verifica, ma d anche la procura della Corte hanno richiamato più volte l’attenzione della struttura commissariale sulla circostanza che il servizio sanitario della regione Molise continua a produrre rilevante deficit di gestione e che si rivela da anni di diffusa irregolarità contabile, un non corretto uso delle risorse nonché un rilevante rischio di squilibrio di bilancio, Soprattutto nel disavanzo sanitario preoccupa la questione del debito ASREM/ Inps

La quarta considerazione riguarda il sistema del controlli interni. In tal senso non di poco conto sono le affermazioni delle locali sezione di controllo che concludendo i controlli interni hanno evidenziato il persistere della inadeguatezza dell’Ente di superare l’immobilismo pregresso e di completare l’attivazione di misure e processi da completare che consentirebbero all’attività amministrativa di essere efficace ed economica e favorirebbero la partecipazione dei cittadini e degli utenti al processo dell’azione amministrativa. Ma secondo me, oltre ai controlli interni, non hanno funzionato neanche quelli esterni, completamente ciechi e sordi davanti a tanti disastri economici

La quinta e ultima considerazione è quella relativa al personale dove non solo si registra un aumento di spesa ma si evidenzia un aumento impressionante per gli incarichi di ricerca , di studio e di consulenze. Addirittura per queste tipologie la spesa pe il 2019 è aumentata del 164,5% rispetto a quella del 2018, mentre la spesa per le attività coordinate per il 2019 è aumentata del 27, 3 rispetto al 2017 e del 14, 2 rispetto al 2018. In merito a questi aumenti di spesa la Procura stigmatizza la reiterata violazione dell’art 1 comma 2 del decreto legislativo n. 101/2013 che impone l’istituzione di specifici capitoli di bilancio dedicati a tali spese. E la violazione era stata già segnalata fin dal 2015.

Addirittura la Procura avverte anche che il mancato rispetto dei vincoli di legge dà luogo alla procedura di infrazione prevista per legge e costituisce illecito disciplinare e contabile e determinano responsabilità erariale. In questo quadro si inserisce il rendiconto del 2018 della Regione Molise che certo non è edificante che non ha bisogno di nessun commento per la sua chiarezza, purtroppo negativa.

Ultima e semplice osservazione volante rispetto alla quinta considerazione. Come mai gli eletti delle Regione Molise hanno bisogno di tutti questi studiosi, ricercatori e consulenti da spendere tanto per gestire un territorio ed una popolazione non certo grandi ? Gli eletti e i dirigenti hanno bisogno di tante assistenze tecniche per andare avanti? Naturalmente è facile pensare che tutti questi unti del signore non sono altro che truppe cammellate pronte ad entrare in azione a tempo debito. Di fronte a tale scenario si può affermare che i componenti dei consigli regionali antecedenti al 2000 certamente avranno pure commesso i loro errori, ma erano di una statura culturale, professionale ed umana superiore, tanto da non aver bisogno di consulenti da supporto alla loro attività politica

Dal 2001, ossia dopo lo scioglimento del consiglio regionale per irregolarità nella raccolta delle firme, una serie di capitani di ventura e di truppe mercenarie, disposte a combattere prima con la destra e poi con la sinistra hanno letteralmente devastato la Regione Molise. Abbiamo visto alla fine della battaglia elettorale tanti combattenti felici, sorridenti e gaudenti con un sorriso cinico e beffardo , quasi a voler dire “ anche questa volta mi è andata bene” . Peccato però che sia andata malissimo per il Molise

Tullio farina ex consigliere regionale

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