Ad Agnone, cittadina del Molise, paese delle campane prodotte dalla centenaria Fonderia Marinelli, le attività prevalenti sono l'agricoltura e la piccola impresa nel settore della zootecnia e le imprese lattiero-casearie. Famoso il caciocavallo agnonese, le stracciate, le ricottine, i pecorini dalle varie stagionature e aromatizzati con il tartufo, prezioso tubero di cui questo territorio è produttore fiorente.
Un tempo Agnone era città di riferimento per il territorio molisano e abruzzese per l'artigianato, con i maestri artigiani del rame, del ferro, l'arte orafa, i cordari, i falegnami, oggi purtroppo attività in via di estinzione. Ma alcuni pochi artigiani locali resistono e continuano con la lavorazione del rame, del ferro battuto e la produzione dolciaria dei confetti ricci e i dolciumi tipici.
Clemente Zarlenga, anche se nella sua vita ha svolto tutt'altro tipo di lavoro, è figlio di un famoso fabbro artigiano agnonese, Pietro, e da lui ha ereditato la professione, le conoscenze e la grande abilità artigiana. Ed eccolo, con le sue esperte mani ha realizzato le bellissime luminarie di Natale, in questo anno particolare, le dedica alle numerose vittime da covid 19 alle loro famiglie, alla sua amata moglie Tonina, ai figli, alle nuore, agli emigranti agnonesi sparsi nel mondo.
Clemente fa tesoro delle parole che pronunciò S. Giovanni Paolo II quando venne in visita ad Agnone nell'anno 1995 condotto nella cittadina dal compianto prefetto Enrico Marinelli.
" Non Arrendetevi Davanti al Futuro" disse il papa . Mai parole furono più consone a rappresentare il momento tragico che l'umanità sta vivendo, la forza e il coraggio richiesti a tutti che si possono trovare solo nell'unione attraverso un simbolico abbraccio collettivo di solidarietà .