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Stellantis, l'annuncio di Tavares: "A Termoli la terza gigafactory in Europa"

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La terza gigafactory in Europa di Stellantis sarà in Italia. L'amministratore delegato Carlos Tavares lo ha annunciato in apertura dell'Electrification Day del gruppo, convention in streaming dove vengono delineate le strategie di mobilità elettrica della Casa nata dalla fusione di Fca e Psa e partecipata da Exor, holding che controlla anche Repubblica attraverso Gedi.  "Dopo Francia e Germania abbiamo trovato un accordo con il governo italiano per realizzare a Termoli la nostra terza gigafactory per la produzione di batterie per veicoli elettrici in Europa", ha detto Tavares. Si tratta dello stabilimento delle Meccaniche di Termoli, in Molise, dove lavorano oltre 2 mila addetti. “La bella e attesa notizia è la gigafactory in Italia. Come Mise abbiamo lavorato affinché questo accadesse. Ora deve proseguire il confronto sul piano industriale con le parti interessate”, dice il ministro dello Sviluppo Economico Giancarlo Giorgetti.

La scelta di impiantare al Sud il sito dipende dalla volontà della società, come già fatto in Francia e in Germania, di non penalizzare le fabbriche dove si producono motori, riconvertendole all'elettrico. Nelle scorse settimane si era già pensato ad una collocazione nel Sud del Paese, dove si trovano le principali fabbriche del gruppo, tra MelfI, dove arriveranno 4 modelli full electric dal 2024, a Cassino e Pomigliano. Si era fatta avanti  Torino come candidatura per ospitare la fabbrica di batterie. Tavares aveva già detto che c'era una discussione in corso con il governo italiano. Oggi la conferma. Una scelta che però provoca qualche delusione per il mancato arrivo della fabbrica a Mirafiori tra i sindacati e la politica che si era mossa in maniera trasversale. In Germania e in Francia, attraverso Acc, la partnership tra Stellantis e Total, non saranno create nuove fabbriche, ma saranno riconvertire alla produzione di batterie fabbriche che hanno sempre prodotto motori termici. Per questo Mirafiori, che non produce motori da decenni, non è mai stata un'opzione per la gigafactory per Stellantis. Per questo la scelta fatta è stata Termoli. Mirafiori ha suo futuro già in pista: aumento produzione 500 full electric, battery "Hub and Lab" e nuovi modelli Maserati.

"Il gruppo Stellantis investirà oltre 30 miliardi di euro entro il 2025 nell'elettrificazione e nel software mantenendo un'efficienza esemplare per il comparto automotive, in particolare con un'efficienza degli investimenti del 30% superiore rispetto alla media del settore. L'obiettivo è che i veicoli elettrificati arrivino a rappresentare oltre il 70% delle vendite in Europa e più del 40% di quelle negli Stati Uniti entro il 2030", spiega la società in una nota.

Tutti i 14 brand sono impegnati ad offrire soluzioni best in class totalmente elettrificate con un'autonomia di 500 e 800 chilometri e capacità di ricarica rapida di 32 chilometri al minuto. La strategia complessiva di approvvigionamento globale delle batterie per le auto elettriche prevede oltre 260 Gwh entro il 2030 con l'ausilio di cinque gigafactory in Europa, tre delle quali in Francia, Germania e Italia, e in Nord America. I piani prevedono anche l'offerta di una duplice tecnologia di batteria: un'opzione ad alta densità energetica e un'alternativa priva di nichel e cobalto entro il 2024. L'introduzione della tecnologia delle batterie allo stato solido è prevista per il 2026.

Tavares ha aggiunto che l'impegno "è di offrire veicoli iconici con caratteristiche di prestazioni, funzionalità, stile, comfort e autonomia elettrica capaci di integrarsi perfettamente nella vita di ogni giorno". E ha aggiunto: "La strategia che oggi abbiamo definito assegna la giusta quota di investimenti alle tecnologie necessarie per arrivare sul mercato al momento giusto, facendo sì che Stellantis possa rafforzare la liberta' di movimento nel modo piu' efficiente, economico e sostenibile".

La scelta dell'Italia come sede della terza gigafactory a livello europeo è accolta in maniera positiva da parte dei sindacati: "La gigafactory in Italia è un passo importante nella direzione giusta. E’ un atto di responsabilità e di fiducia verso i lavoratori italiani di Stellantis, è un importante segnale di investimento e di attenzione del gruppo Stellantis nel nostro Paese", sottolinea Ferdinando Uliano, segretario della Fim-Cisl. “Sta prendendo forma - aggiunge Gianluca Ficco, numero uno della Uilm - il nuovo piano industriale, i cui primi elementi eranogià emersi con le assegnazioni produttive nella fabbrica di Melfi. Si tratta di passi importantissimi per l’industria e per i lavoratori italiani.

La scelta di Termoli appare opportuna poiché in quel territorio insiste una grande fabbrica di motori, che come noto a causa del processo di elettrificazione inevitabilmente dovrà subire processi di trasformazione e di riconversione”. La Fiom giudica positiva la notizia, ma i metalmeccanici della Cgil avevano puntato su Torino e Mirafiori per l'impianto di batterie, organizzando un Mirafiori Day lunedì scorso. Edi Lazzi segretario generale della Fiom di Torino sottolinea che si tratta di "un risultato straordinario per il nostro Paese anche se continuo a pensare che l’allocazione ideale era proprio Mirafiori. Adesso bisogna immediatamente iniziare a ragionare su quale missione produttiva per gli stabilimenti italiani complessivamente e in particolar modo per quelli torinesi. A Torino per  Stellantis lavorano ancora direttamente 14.000 persone serve un piano complessivo e molto ambizioso per gli operai e gli impiegati che sono il 50% del totale".

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