Oggi si celebra la giornata mondiale della salute mentale.
Dall’ultimo rapporto Istat, emerge come circa 220mila giovani fra i 14 e i 19 anni – il 10% del totale – si trovino in una situazione di difficoltà emotiva.
La salute mentale è un’emergenza nazionale eppure il tema fa fatica a ricoprire il ruolo centrale che meriterebbe: la mancata presenza nel PNRR e nel recente dibattito politico elettorale ne sono un chiaro esempio.
Purtroppo la nostra Regione destina solo il 2,7% delle sue risorse per la tutela della salute, a fronte del 5% dell'impegno normativo nazionale.
Nel mese di maggio abbiamo organizzato un'Agorà democratica sul tema, che partendo dall'analisi di contesto ha fatto emergere la necessità di dotarci di una legge regionale sul budget di Salute che favorisca processi di deistituzionalizzazione mettendo al centro la massima espressione del progetto di vita della persona con disabilità e della sua famiglia.
Accanto a questo abbiamo proposto l'esigenza di implementare il servizio psicologico nei servizi pubblici, con l'istituzionalizzazione di una legge regionale del servizio di psicologia di base; legge depositata a febbraio e ferma nella discussione in IV Commissione da giugno.
In questa giornata mi preme ricordare soprattutto lo straordinario lavoro svolto in questi anni dai nostri dirigenti dei CSM regionali e dai loro operatori che hanno fatto del Molise un'eccellenza, una realtà virtuosa a livello nazionale.
Da questa esperienza bisogna ripartire per la salute mentale post-pandemia.
Vittorino Facciolla