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Capracotta-Paglione dice BASTA! Alla prima bozza d’inverno il piano neve della Provincia di Isernia va in tilt

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Basta! Alla prima bozza d’inverno il piano neve della Provincia di Isernia va in tilt. Eppure si sapeva da giorni - adesso le previsioni meteo sono un po’ più precise – che queste sarebbero state giornate di neve. Purtroppo alle prime difficoltà i problemi sono riemersi, lasciando tutti in una situazione precaria.
 
Candido Paglione, sindaco di Capracotta nella sua nota sui social, esordisce con un BASTA! Questa mattina Capracotta e altri paesi dell'Alto Molise, si sono svegliati con la neve, e le previsioni meteo, annunciano altre nevicate. Purtroppo sono bastati pochi centimetri di neve a creare disagio alla circolazione , i collegamenti con Agnone e gli altri centri sono difficoltosi. Dalle immagini risulterebbe che nessun mezzo spazzaneve della provincia di Isernia, abbia provveduto allo sgombero e pertanto il sindaco richiama l'attenzione allo scarso funzionamento del piano neve 2022/23 della provincia e chiede “di sederci intorno a un tavolo a lavorare, insieme, per superare definitivamente questa condizione.”
 
Le dichiarazioni di Paglione:
Potrebbe essere un'immagine raffigurante strada e neve
Stiamo lavorando da anni per trasformare quella che era una sciagura in una opportunità, in una chance di rivalsa e di sviluppo. La neve, altrove, è sfruttata a fini turistici e di sviluppo. 
Da noi fa ancora paura. E questo soprattutto perché non siamo stati capaci di dotarci di tutte le strutture, i mezzi, gli uomini, necessari a fronteggiare le emergenze.
Sia chiaro, sono perfettamente consapevole che la Provincia non è più attrezzata per via dei continui tagli.
Potrebbe essere un'immagine raffigurante neve, ferrovia e strada
 Ma questo non è più un alibi. Abbiamo bisogno di dare risposte concrete ai nostri cittadini, a chi ha deciso di restare e investire nel nostro paese. Queste, invece, sono le situazioni spiacevoli che ci ritroviamo ad affrontare alla prima nevicata della stagione. Ci riempiamo la bocca con parole come turismo e sviluppo ma poi costringiamo i nostri visitatori, che pure sono numerosi e apprezzano la qualità della nostra offerta - perché nonostante tutto si va avanti - a fuggire perché timorosi di rimanere bloccati per qualche centimetro di neve.
Adesso basta: le risorse ci sono, le capacità anche. E’ arrivato il momento di superare definitivamente questa condizione.
La montagna è lavoro e impresa, è la nostra casa!
Chiedo, con ancor più vigore, di sederci intorno a un tavolo a lavorare, insieme, per superare definitivamente questa condizione.
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