"I cinque milioni di euro per i comuni molisani, disponibili grazie alla legge 145/2018, rappresentano una boccata d'ossigeno fondamentale per il nostro territorio.
Per poterli, però,utilizzare proficuamente e legittimamente è necessario che la Giunta regionale revochi in autotutela la DGR 55/24, viziata sotto diversi aspetti, che rischiano di generare numerosi ricorsi, allungando così i tempi degli interventi."
È questo il giudizio espresso dalla Presidente delle Autonomie Locali Italiane del Molise (ALI Molise) Bibiana Chierchia, che chiede alla Giunta di Francesco Roberti di reindirizzare il tiro del deliberato, rimuovendo all'origine alcuni vizi sostanziali che potrebbero generare la nullità dell'atto.
"Andrebbe innanzitutto pubblicato l'allegato alla delibera 55/24 contenente i codici CUP degli interventi finanziati, requisito fondamentale a pena di nullità – spiega la Presidente Chierchia. Aggiunge, inoltre: " non siamo assolutamente contro il finanziamento di chiese e parrocchie, ma queste, per legge della nostra repubblica, non possono essere destinatarie dirette di fondi statali, in quanto soggetti di diritto privato.
Questo si evince da quanto riportato dalle linee strategiche settoriali di Cassa Depositi e Prestiti, che non annovera i beni della chiesa tra le infrastrutture sociali. Così come la legge non permette di assegnare fondi ai Comuni per interventi su beni che non siano di proprietà dello Stato".
Per cui, conclude il Presidente di Ali Molise, "onde evitare inutili contenziosi e il ritardo nelle procedure di assegnazione dei finanziamenti, chiediamo alla Giunta di ritirare in autotutela la DGR 55/24 e procedere con un nuovo deliberato, nel pieno rispetto delle leggi".