La consigliera regionale di minoranza PD, Micaela Fanelli ha deciso di portare la questione del reparto di Oculistica dell'Ospedale Veneziale di Isernia in Consiglio regionale, con un’interrogazione formale indirizzata alla Giunta Regionale. A distanza di mesi dalle segnalazioni fatte nel novembre 2024, non sono stati fatti progressi significativi, afferma nella sua comunicazione, per aggiornare e potenziare le attrezzature diagnostiche del reparto, che continua a operare con strumenti obsoleti e a soffrire per la mancanza di supporto istituzionale.
L’esponente politica sollecita un impegno concreto da parte delle autorità sanitarie e amministrative regionali per non permettere che un reparto che funziona venga progressivamente depotenziato per negligenza e assenza di visione politica.
"Nessuna novità , nessuna azione da parte dell'Asrem, della struttura Commissariale e della Giunta Regionale per salvaguardare e rilanciare il reparto di Oculistica dell'Ospedale Veneziale di Isernia. Un reparto, guidato dal dottor Antonio Biondi e dal suo eccellente staff, che funziona e rappresenta un fiore all'occhiello per la sanità molisana, in grado di attrarre pazienti locali e da fuori regione ma, come troppo spesso accade nella nostra regione, completamente dimenticato e, di fatto, abbandonato a se stesso.
Già a novembre 2024 avevamo segnalato la necessità di aggiornare e potenziare gli strumenti diagnostici in dotazione (l'ottotipo, ad esempio, è in funzione da oltre 20 anni, così come il topografo corneale e il biometro, anche loro datati) dotando l'Oculistica di Isernia anche di nuove ed indispensabili attrezzature, come l'Oct, Tomografia Ottica Computerizzata, che consentirebbe l'effettuazione di esami diagnostici di alto livello, in grado di ottenere scansioni della retina e del nervo ottico per la diagnosi e il follow up di numerose patologie.
Inoltre, in vista del nuovo Piano Operativo Sanitario, se davvero l'intenzione è quella di salvaguardare e potenziare le nostre eccellenze cliniche, l'Oculistica di Isernia avrebbe tutte le carte in regola per essere trasformata in Unità Operativa Complessa, in questo modo capace di fornire più prestazioni, aumentando anche la sua attrattività per l'utenza extraregionale.
Visto il perdurare del "silenzio assordante" da parte di Asrem e della Regione, porterò la questione in Consiglio regionale con una interrogazione, per comprendere quale sia la volontà della Giunta Regionale sul futuro di questo importante reparto, che non deve, non può essere portato alla morte per consunzione e insipienza politica e amministrativa."