Andrea Greco, consigliere regionale del M5S, non le manda a dire sulla situazione dell'ospedale di Agnone. Secondo Greco, il futuro del Caracciolo non può passare attraverso soluzioni temporanee, come il ritorno dei medici pensionati, che qualcuno sta cercando di proporre. "Il nosocomio ha bisogno di incentivi per attrarre giovani professionisti e di valorizzare chi già lavora con impegno, non di palliativi", ha dichiarato, criticando una politica che, a suo dire, ha ignorato le necessità del territorio per troppo tempo.

Greco analizza con crudezza le cause dello stato di salute precario dell'ospedale e sottolinea come il problema sia ben più profondo di un semplice ritorno di medici in pensione: "Non prendiamoci in giro: il futuro dell’ospedale di Agnone passa per incentivi professionali ed economici che siano in grado di attrarre giovani medici, passa per la valorizzazione di chi già opera nel Caracciolo. Camici bianchi, infermieri e tecnici validissimi. Far passare il messaggio che il futuro del nosocomio di un'area particolarmente disagiata passi invece per i professionisti in pensione, come qualcuno sta cercando di fare, è un ossimoro. Il Caracciolo è un malato grave che ha bisogno di una terapia d’urto, non di palliativi."
Greco poi attacca la politica locale, accusandola di non aver preso decisioni tempestive per salvare l’ospedale: "Sia chiaro: c’è da dire solo grazie a chi oggi rimette la propria professionalità al servizio della collettività , ma di certo non a quella politica che poteva e doveva intervenire sette anni fa, quando per primo proposi di richiamare i medici in pensione. Se a distanza di sette anni quella strada diventa percorribile, è evidente che all'epoca fu ignorata per una precisa volontà politica, condannando l’ospedale alto molisano a un progressivo declino."
Greco solleva poi un altro punto critico, evidenziando come la soluzione temporanea con i medici in pensione sia poco più di una "boccata di ossigeno": "Faccio notare tra l'altro che, da contratti sottoscritti, i medici sono stati 'assunti' per sei mesi. Insomma, nulla più di una boccata di ossigeno!"
Infine, il consigliere punta il dito contro un'ulteriore omissione: "Fatto grave ed emblematico, poi, è che nel novero dei camici bianchi tornati in corsia non figuri il dottor Nicola Iavicoli, ex primario di Chirurgia al quale l’intero territorio è molto legato. Parliamo di un medico a cui molti cittadini devono letteralmente la vita, che più volte si è detto disponibile a tornare a lavorare GRATIS. Se fossi nei vertici dell’Azienda sanitaria gli telefonerei immediatamente. Ma temo che quella chiamata non arriverà . Spero di sbagliarmi. Anzi, attendo con piacere di essere smentito."
Le dichiarazioni di Greco sono un chiaro invito a una politica sanitaria più coraggiosa e lungimirante per l'ospedale di Agnone, che ha bisogno di interventi reali e non di soluzioni temporanee.