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Tullio Farina, ex sindaco, riflette sulla Diocesi di Trivento: tra storia, tradizione e futuro

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Diocesi di Trivento: corsi e ricorsi storici.
Oggi si fa tanto clamore per la nomina di monsignor Camillo Cibotti a vescovo di Trivento essendo anche vescovo della Diocesi Isernia-Venafro. Credo che questa nomina non metta in discussione l'esistenza della diocesi triventina. Infatti già nei 1970 si verificò una situazione analoga a quella di oggi allorquando, dopo il vescovo Pietro Santoro, venne monsignor Achille Palmerini già vescovo di Isernia -Venafro. Questi fu amministratore apostolico della diocesi di Trivento dal 20 ottobre 1970 al 18 marzo 1975 e fu anche l'ultimo vescovo che fece il suo ingresso a cavallo così come voleva la tradizione tipicamente triventina. Dopo questo vescovo tutti gli altri che si sono succeduti hanno interrotto questa tradizione. Forse monsignor Achille Palmerini con la sua entrata a cavallo voleva dimostrare che la diocesi di Trivento continuava la sua esistenza. Pertanto, per la teoria vichiana dei corsi e ricorsi storici, dovrebbe ripetersi che dopo l'interregno di monsignor Cibotti , venga nominato un nuovo vescovo titolare della sola diocesi di Trivento. Naturalmente la situazione va monitorata e seguita con attenzione per far sì che non accada la soppressione della millenaria diocesi di Trivento.
Nelle foto postate si può ben vedere i due momenti dell'ingresso di monsignor Palmerini che indossa il cappello da pellegrino da Piazza Fontana alla chiesa di San Nicola per poi vestire i paramenti sacri e continuare il cammino sul cavallo fino a Piazza Cattedrale
Prof. Tullio Farina
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