Partecipa a Alto Molise

Sei già registrato? Accedi

Password dimenticata? Recuperala

Il Silenzio del Venerdì Santo: Fede, Tradizione e Commozione nella Processione

Condividi su:


Nel cuore della Settimana Santa, il Venerdì Santo rappresenta uno dei momenti più intensi e solenni per molte comunità italiane. Le tradizionali processioni che si svolgono in questo giorno sono cariche di significato religioso e culturale, e coinvolgono l’intera comunità in un clima di raccoglimento e profonda emozione.

In numerose città e piccoli borghi, al calar della sera, le vie si riempiono del lento incedere di figure incappucciate, spesso scalze, e di donne vestite di nero, velate in segno di lutto. Il corteo avanza al ritmo dei tamburi lenti e solenni, portando in processione statue del Cristo morto e della Madonna Addolorata. Queste immagini sacre, ornate di fiori e candele, evocano la Passione e la morte di Gesù, e diventano il centro di una meditazione collettiva sul dolore, sul sacrificio e sulla speranza.

Non è raro che il silenzio venga interrotto solo da canti antichi, preghiere sussurrate o dal pianto sommesso di chi, in quel momento, sente il peso della propria fede o delle proprie sofferenze personali. La processione del Venerdì Santo non è solo una rievocazione religiosa, ma anche un'espressione profonda di identità e appartenenza, tramandata di generazione in generazione.

Questo rito, che unisce il sacro e il popolare, continua a toccare il cuore di chi vi partecipa o semplicemente osserva, rinnovando ogni anno il legame tra passato e presente, tra il mistero della fede e la concretezza dell’esperienza umana.

Condividi su:

Seguici su Facebook