"Un collega morto nel 1979 non trova ancora giustizia.
Non sappiamo ancora i nomi e i cognomi di coloro che lo hanno ucciso e il reato si sta prescrivendo".
Così, oggi, all'università degli Studi del Molise, a Campobasso, il presidente dell'Ordine dei Giornalisti del Molise, Vincenzo Cimino, intervenendo nell'ambito di un corso di formazione dedicato alla legalità e alle stragi Falcone e Borsellino.
Prima di parlare, Cimino ha osservato un minuto di silenzio per poi lanciare un appello affinché la Procura di Roma si attivi in merito al procedimento giudiziario sull'uccisione del giornalista molisano, direttore della rivista di politica "OP", tuttora irrisolto.
"Chiedo ancora una volta giustizia per Mino Pecorelli" ha aggiunto Cimino che, nei giorni scorsi, ha chiesto un impegno in tal senso anche all'ex magistrato ed ex sindaco di Napoli, Luigi De Magistris, cogliendo l'occasione della presentazione ad Agnone (Isernia) del suo ultimo libro "Poteri Occulti".
"L'impegno è stato promesso - ha riferito Cimino - anche a seguito del libro inchiesta pubblicato dalla giornalista Raffaella Fanelli che ha ricostruito l'intero caso".