Partecipa a Alto Molise

Sei già registrato? Accedi

Password dimenticata? Recuperala

TFA Sostegno 2025 (Tirocinio Formativo Attivo): 360 posti in Molise, ma resta alta la precarietà

Condividi su:

TFA Sostegno 2025: 360 posti in Molise, ma resta alto il tasso di precarietà

CAMPOBASSO – Il Ministero dell’Università e della Ricerca ha ufficialmente avviato il X ciclo del TFA Sostegno, il percorso di specializzazione per diventare insegnanti di sostegno. In Molise saranno 360 i posti disponibili, distribuiti tra scuola primaria e secondaria, ma con una novità importante: nessun posto previsto per la scuola dell’infanzia.

A gestire i corsi sarà l’Università del Molise (Unimol), che pubblicherà a breve il bando ufficiale con i dettagli organizzativi e didattici.

La ripartizione dei posti:

Primaria: 100 posti (+20 rispetto allo scorso anno)

Secondaria di I grado: 120 posti

Secondaria di II grado: 140 posti

Infanzia: 0 posti

Le date delle prove:

Le prove preselettive, obbligatorie salvo esonero, si svolgeranno a metà luglio:

16 luglio: scuola primaria

17 luglio: scuola secondaria di I grado

18 luglio: scuola secondaria di II grado

Saranno esentati dalla preselettiva i candidati con almeno tre anni di servizio su sostegno negli ultimi dieci anni, purché nel grado scolastico per cui si fa domanda.

Il percorso di specializzazione si concluderà entro il 30 giugno 2026, secondo quanto previsto dal Decreto Ministeriale n. 436 del 26 giugno 2025.

Una precarietà che non si risolve

Nonostante l’attivazione dei percorsi, la situazione del sostegno in Molise resta critica. Nell’anno scolastico 2024/25, su 1.466 posti di sostegno attivati, oltre 650 sono stati assegnati in deroga, con una percentuale di precarietà superiore al 40%.

Secondo la FLC CGIL Molise, serve una svolta: “Non bastano soluzioni tampone come la conferma dei docenti precari su richiesta delle famiglie. È necessaria – sottolinea il sindacato – l’assunzione stabile dei docenti specializzati e l’ampliamento dell’organico di diritto, per garantire continuità didattica e vera inclusione”.

Condividi su:

Seguici su Facebook