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Paglione replica alle accuse: "Mai assente nella battaglia per l’ospedale di Agnone"

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CAPRACOTTA – Non ci sta Candido Paglione, sindaco di Capracotta, ad essere dipinto come assente nella difesa della sanità alto molisana e, in particolare, dell’ospedale “Caracciolo” di Agnone. In una nota decisa, il primo cittadino replica con fermezza alle accuse, apparse su alcuni organi di stampa, che lo avrebbero descritto come distante o disinteressato rispetto alle recenti vicende che coinvolgono il presidio sanitario.

«Ho letto con stupore e rammarico – scrive Paglione – le accuse mosse nei miei confronti riguardo alla mia presunta assenza sui temi della sanità regionale e in Alto Molise, in particolare. Chi mi conosce e segue la mia attività sa bene che la battaglia per la salvaguardia e il potenziamento dei presidi sanitari nell'Alto Molise, a cominciare dall’Ospedale di Agnone, è una priorità assoluta del mio mandato e, prima ancora, un impegno che porto avanti da una vita».

Il sindaco rivendica un’azione costante e concreta: «Non solo ho partecipato a ogni tavolo di discussione, ma ho anche promosso incontri, sollecitato interventi e lavorato incessantemente, non facendo mai mancare il mio sostegno all'amministrazione comunale di Agnone, per garantire che i nostri cittadini abbiano accesso a servizi sanitari adeguati».

Parole dure contro chi mette in dubbio il suo impegno: «Affermare la mia assenza su un tema così cruciale per la nostra comunità è davvero ingeneroso e significa ignorare anni di impegno e dedizione. Le mie azioni non si limitano a sterili dichiarazioni, ma si traducono in proposte concrete e in una costante pressione sulle istituzioni locali, regionali e nazionali».

Paglione conclude l’intervento rinnovando l’invito alla collaborazione: «Continuerò a lottare con la stessa determinazione per la nostra sanità, invitando chiunque a verificare il mio operato e a contribuire attivamente a questa causa che ritengo fondamentale per le nostre comunità».

Una risposta, quella del sindaco di Capracotta, che punta a ristabilire la verità sul suo impegno, ma anche a richiamare tutti gli amministratori del territorio a un’azione comune e coesa per difendere uno dei diritti fondamentali dei cittadini: quello alla salute.

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