Campobasso, 17 luglio 2025 – Il recente annuncio della senatrice pugliese di Fratelli d’Italia, Annamaria Fallucchi, sul finanziamento del bypass tra l’invaso di Ponte Liscione e la diga di Occhito (o Finocchito), inserito dal Governo Meloni tra le priorità strategiche per la resilienza climatica e il riequilibrio territoriale del Sud, accende le polemiche in Molise.
A farsi portavoce delle preoccupazioni è Micaela Fanelli, capogruppo del Partito Democratico in Consiglio regionale:
“Tra i blitz estivi, quello sull’acqua era il più temuto. E infatti, così è stato. La presunta eccedenza di acqua è attualmente sotto esame. L’Autorità d’Ambito del Bacino Meridionale, guidata dalla dr.ssa Vera Corbelli, ha indetto una gara per affidare a tecnici esperti la valutazione della disponibilità idrica. È lo stesso ente a cui ho formalmente richiesto un incontro, che a tutt’oggi non ha avuto seguito.”
Fanelli denuncia l’assenza di un’adeguata difesa degli interessi molisani nel confronto con la Puglia, regione che – afferma – “fa bene il suo mestiere, specie sul tema idrico, dove vanta competenze consolidate. Il Molise, invece, no. I referenti della nostra Regione non hanno saputo spiegare perché questo progetto dovrebbe essere vantaggioso anche per noi.”
La consigliera regionale sottolinea le due grandi incognite ancora irrisolte:
I costi di sollevamento dell’acqua per irrigare i campi molisani;
La priorità dell’uso civile rispetto a quello agricolo, che secondo la legge garantisce prevalenza all’uso civile – in questo caso pugliese – in caso di scarsità idrica.
“Sono gli agricoltori del Basso Molise che dovrebbero beneficiarne, ma in assenza di risposte chiare è impossibile dirlo. In aula, ho posto interrogazioni dirette, ma il Presidente Roberti e il consigliere Sabusco non hanno fornito alcuna risposta. Quanto costerà? Chi pagherà? E se l’acqua non sarà sufficiente, i molisani resteranno a guardare i rubinetti pugliesi funzionare mentre i loro campi restano secchi?”
Fanelli denuncia il rischio che la “narrazione del vantaggio condiviso” sia in realtà un’operazione di facciata:
“Ancora una volta ci viene detto che conviene anche a noi. Ma senza numeri, senza analisi, senza garanzie, è solo propaganda. I vertici della nostra Regione applaudono forse solo per rispetto della cosiddetta filiera istituzionale? Noi siamo per la filiera costituzionale, quella dell’acqua pubblica come bene comune.”
La capogruppo PD riferisce anche di aver ricevuto proposte tecniche alternative da parte di ingegneri idraulici indipendenti, che mettono in dubbio la reale esistenza di una disponibilità idrica in eccesso:
“Ogni progetto dovrebbe essere bloccato senza un’analisi approfondita. Il sospetto è che si abbia fretta di approvarlo per esigenze elettorali in vista delle regionali in Puglia. Forse qualcuno vuole arrivarci con qualche freccia nell’arco? A pensar male…”
L’intervento si chiude con un appello alla prudenza e alla trasparenza: nessun passo avanti, ribadisce Fanelli, senza certezze reali per il Molise.