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Acqua del Liscione verso la Puglia, Fanelli (PD): “Regione Molise muta, rischio sacrificio delle nostre risorse”

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La consigliera regionale di opposizione Micaela Fanelli (PD) torna a denunciare la mancanza di trasparenza sul progetto di interconnessione idrica tra la diga di Ponte Liscione (Molise) e la traversa di Finocchito (Puglia). Dopo le dichiarazioni del sottosegretario all’Agricoltura La Pietra, che ha parlato di una relazione presentata l’8 agosto dal Commissario straordinario Dell’Acqua e di un fabbisogno aggiuntivo di 20 milioni di euro, Fanelli chiede chiarezza alla Regione Molise.

Secondo la consigliera, il Presidente Roberti e l’assessore delegato Sabusco non hanno informato i cittadini su uno sviluppo di tale portata, contravvenendo anche alle rassicurazioni date in Consiglio. Restano irrisolti molti interrogativi: dall’esistenza di un progetto dettagliato alla gestione dei prelievi dal Liscione, fino al rispetto degli accordi di compensazione.

Fanelli denuncia inoltre risposte evasive ricevute dalla Regione a fronte di richieste ufficiali di documentazione, sottolineando il rischio che, pur di non disturbare Roma, il centrodestra molisano possa sacrificare l’“ultimo gioiello di famiglia”: l’acqua.

Per questo la consigliera ha chiesto un incontro con l’Autorità di Bacino Meridionale e ribadisce che l’opposizione non intende negare l’acqua alle regioni confinanti, ma vuole garanzie scritte sulla tutela delle risorse idriche del Molise.

Le dichiarazioni della consigliera Fanelli: 

"Ancora notizie ambigue e sempre più allarmanti sul collegamento idrico tra Liscione e Finocchito. Ancora silenzio assordante da parte della Regione Molise, che non comunica, non commenta, non spiega qual è la verità sul progetto.

Così, dopo la 'boutade' dei senatori di Fratelli D'Italia Fallucchi e Della Porta sul finanziamento e sull'imminenza dei lavori, che abbiamo smontato semplicemente andando a leggere il decreto ministeriale dove non c'è traccia del 'tubone', ieri sulla questione è intervenuto il sottosegretario all'agricoltura Patrizio La Pietra, affermando che nel corso della cabina di regia dello scorso 8 agosto, il Commissario straordinario Nicola Dell'Acqua avrebbe presentato una "dettagliata relazione sull'intervento di interconnessione idrica tra la diga molisana di Ponte Liscione e la traversa di Finocchito, in Puglia". Evidenziando, inoltre, un ulteriore fabbisogno finanziario pari a circa 20 milioni di euro, con il Governo al lavoro per individuare le fonti di finanziamento necessarie.

Stavolta si tratta di una notizia fondata? O si tratta di un altro annuncio elettorale in vista delle prossime elezioni regionali in Puglia.

Ma soprattutto, è possibile che dallo scorso 8 agosto la Regione Molise, il Presidente Roberti, il Consigliere delegato Sabusco non hanno avvertito la necessità di informare i cittadini molisani su uno sviluppo tanto importante?

E le rassicurazioni fornite in Consiglio dal nostro Governatore, che si è impegnato a riferire in Aula prima di qualsiasi intervento, che fine hanno fatto?

Dove sono i dati sul presunto surplus idrico del Molise? Dov'è il progetto dettagliato? Come, chi e quando sarà autorizzato a prelevare acqua dal Liscione? Solo per l'agricoltura o anche per gli usi civici? E dov'è il rispetto degli accordi di compensazione pregressi?

Negli scorsi giorni, ho anche chiesto per iscritto al Direttore Generale della Regione, di ottenere copia di ogni atto, documento, accordo intercorso tra la Regione Molise, la Regione Puglia e il Governo sulla cessione e gestione delle nostre risorse idriche e su eventuali studi tecnici di fattibilità, inclusi quelli sulle fonti di approvvigionamento, sui volumi ceduti/cedibili o previsti, sugli impatti sulle riserve idriche regionali.

Mi è stato risposto in maniera evasiva, con obiezioni formali sulla propria competenza in materia, non fornendo alcuna documentazione.

Tutto, quindi, resta buio, nebuloso e soprattutto pericoloso, perché è sempre più evidente che mentre la Puglia, giustamente, fa i suoi interessi, noi – a questo punto, sembra sempre più volutamente –  non 'battiamo palla'. E se non c'è traccia di alcuna azione promossa a Roma dalla Giunta e dalla delegazione parlamentare in difesa della nostra acqua, non c'è traccia nemmeno di un'azione di controllo puntale che, se esiste, non viene comunicata tempestivamente. E questo alimenta sempre più il sospetto che, pur di non dare fastidio a Roma, il 'nostro' centrodestra sia disposto a sacrificare anche l'ultimo 'gioiello di famiglia', la nostra, poca, acqua.

Per questo, già da un mese, ho chiesto formalmente un incontro all'Autorità di Bacino Meridionale con tutti i soggetti interessati, prima che le decisioni romane siano consolidate. E tornerò a sollecitarlo, perché è chiaro che qualcosa si stia muovendo, senza che però in Molise se ne sappia nulla.

Ripeto, come opposizioni il nostro obiettivo non è negare a prescindere l'acqua alle regioni confinanti, ma vogliamo capire, prima e con le carte alla mano, se possiamo cederla senza restare noi a secco, chi gestirà questo processo, chi avrà il controllo, quali saranno le opere compensative, quali le garanzie che finora restano 'a chiacchiere', mentre nulla risulta scritto nero su bianco.

Non ci interessa alimentare polemiche, ma proteggere le nostre risorse idriche. E vorremmo che questa battaglia sia comune, senza bandiere e genuflessioni politiche a chicchessia, Governo nazionale in primis."

Campobasso 20 agosto 2025

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