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Centrodestra agnonese in dialogo: verso le elezioni del 2026.

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Ad Agnone si muovono i primi passi in vista delle elezioni amministrative del maggio 2026. Il mandato dell’attuale maggioranza guidata dal sindaco Daniele Saia scade a settembre 2025, ma sarà la primavera successiva a segnare il ritorno alle urne. 

Il centrodestra, consapevole della scadenza, ha già avviato da tempo un dialogo interno. Tuttavia, due occasioni recenti – l’inaugurazione di Casearia e il summit sulla sanità altomolisana organizzato a Pescopennataro dal sindaco Pompilio Sciulli – hanno mostrato come il confronto non si stia più giocando solo sul piano locale. La presenza di figure di spicco a livello regionale, nazionale ed europeo fa capire che la partita agnonese interessa ben oltre i confini cittadini.

Per la Lega erano presenti rappresentanti a tutti i livelli istituzionali: Vincenzo Scarano e Margherita Greco, il sottosegretario Luigi D’Eramo, l’assessore regionale Michele Marone e l’eurodeputato Aldo Patriciello.

Fratelli d’Italia ha schierato l’onorevole Elisabetta Lancellotta, il presidente del consiglio  regionale Quintino Pallante, Salvatore Micone e l’ex sindaco di Agnone Lorenzo Marcovecchio. Per l’area centrista non è mancato Vincenzo Niro, mentre Forza Italia si è fatta notare a Pescopennataro con la presenza del presidente della Regione Francesco Roberti e con un intervento da remoto del senatore Claudio Lotito.

In entrambe le occasioni ha fatto discutere l’assenza dell’assessore regionale alle Infrastrutture Andrea Di Lucente, così come quella di Linda Marcovecchio, ex vicesindaco, il cui nome circola però da tempo come possibile nuova protagonista nel quadro del centrodestra agnonese.

La cornice emersa è evidente: non si tratta più di un semplice confronto tra realtà locali, ma di un dialogo che coinvolge i vertici regionali, nazionali ed europei dei partiti. Un’attenzione di questo livello, se rapportata alle dimensioni di Agnone – un comune di appena 4.600 abitanti – appare quasi eccessiva e testimonia come la sfida del 2026 venga percepita come un banco di prova politico che va oltre la dimensione municipale considerando anche che Saia ricopre anche il ruolo di presidente della provincia di Isernia

L’obiettivo è trovare la “quadra” su una lista unitaria capace di sfidare Saia e la sua maggioranza. La vera domanda resta però aperta: il centrodestra riuscirà a individuare un candidato sindaco autorevole e condiviso, in grado di tenere insieme tutte le anime della coalizione?

Parallelamente, occorre capire come si muoverà l’attuale maggioranza. All’interno della lista civica Nuovo Sogno Agnonese, che cinque anni fa portò Saia alla guida del municipio, convivono sensibilità diverse, dal Partito Democratico ad esponenti vicini a Fratelli d’Italia. Resta da vedere se la squadra sarà riconfermata in blocco, se subirà aggiustamenti o se verrà rinnovata con l’ingresso di nuovi volti, magari più giovani.

Quel che è certo è che, a quasi un anno  dalle urne, la partita è appena iniziata.

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