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Campomarino, concluso il monitoraggio del nido di Caretta caretta: un solo piccolo nato

Le mareggiate di agosto hanno compromesso lo sviluppo delle uova: raccolti campioni per ulteriori analisi.

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Si è concluso oggi il monitoraggio del nido di tartaruga marina Caretta caretta individuato a Campomarino lo scorso luglio. A sei giorni di distanza dall’emersione dell’unico nidiaceo – la piccola tartaruga che aveva regalato un momento di gioia e speranza a volontari e cittadini – il Centro Studi Cetacei di Pescara ha effettuato una nuova e completa ispezione del sito.
 

L’analisi ha confermato l’assenza di ulteriori schiuse: circa la metà delle uova è risultata non fertile, mentre le restanti presentavano embrioni parzialmente sviluppati, verosimilmente fermatisi nello sviluppo a causa delle forti mareggiate di agosto, che avevano allagato il nido nelle prime settimane di incubazione. Molte uova hanno inoltre mostrato segni di alterazione e un diffuso ammuffimento. Campioni sono stati raccolti per i dovuti approfondimenti, ma il monitoraggio sul tratto di costa molisano può dirsi concluso.

Ora l’attenzione dei volontari si sposta sugli altri nidi in monitoraggio a Pescara e Pineto, con la speranza di esiti più positivi. «Ringraziamo di cuore i volontari delle Guardie Ambientali d’Italia ODV – Sezione Provinciale di Termoli – per la presenza costante e instancabile a protezione del sito» sottolinea il Centro Cetacei di Pescara. «Un ringraziamento speciale va anche ai cittadini e ai turisti che, in queste settimane, ci hanno sostenuto con interesse, affetto e calore».

Il nido di Campomarino, pur con un esito limitato, rappresenta un tassello importante nella conoscenza e nella tutela della Caretta caretta lungo le coste molisane. Ogni nuova nidificazione conferma il ruolo crescente di questo tratto di litorale come habitat potenziale per la specie, e rende ancora più prezioso l’impegno collettivo nella sua protezione.

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