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Autovelox irregolare a Pettoranello: Antonio Turdò e il Comitato Pro Trignina ottengono la vittoria

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Vittoria contro l’autovelox di Pettoranello: accolto il ricorso

Una nuova vittoria per il Comitato Pro Trignina nella battaglia contro le postazioni autovelox ritenute irregolari. La Prefettura di Isernia ha infatti accolto il ricorso presentato dall’associazione guidata dal presidente Antonio Turdò, annullando una sanzione inflitta a un automobilista di Vinchiaturo.

Il cittadino era stato multato per un’infrazione commessa lungo la Statale 17, al km 181+850 in direzione Pettoranello del Molise. L’importo della contravvenzione ammontava a 563,50 euro, con la decurtazione di 6 punti dalla patente e la sospensione del documento di guida da uno a tre mesi.

Dopo l’esame degli atti, la Prefettura ha ritenuto la postazione illegittima, accogliendo le motivazioni addotte dal Comitato Pro Trignina. Una decisione che ha portato all’annullamento della multa e al ripristino dei diritti dell’automobilista.

Grande la soddisfazione espressa dal cittadino coinvolto, che ha ringraziato pubblicamente il presidente Turdò e i volontari dell’associazione per il sostegno ricevuto. «Si tratta di un risultato importante che conferma l’impegno costante del Comitato nella difesa dei cittadini contro le irregolarità», ha commentato Turdò.

Non è la prima volta che l’autovelox di Pettoranello finisce al centro delle polemiche. Già in passato la stessa postazione era stata contestata in sede legale, con ricorsi vinti da automobilisti e associazioni di tutela. In particolare, è stato rilevato che il dispositivo non sarebbe conforme al decreto prefettizio del 10 luglio 2017 (n.0025556), che individua i tratti di strada autorizzati all’installazione degli strumenti di rilevamento automatico.

Il Comitato Pro Trignina, attivo sul territorio tra Molise e Abruzzo, porta avanti da anni una battaglia a tutela degli automobilisti, denunciando limiti di velocità ritenuti non proporzionati e postazioni di controllo non regolari. Recentemente, ha sollevato critiche anche contro la decisione di Anas di reintrodurre i limiti di 70 km/h sulla Statale Trignina (SS650), giudicati non giustificati da ragioni di sicurezza.

La vicenda rappresenta un ulteriore precedente utile per altri automobilisti sanzionati sulla Statale 17. Il Comitato invita chi abbia ricevuto verbali analoghi a valutare attentamente la legittimità delle multe e, se necessario, a procedere con ricorso.

Con questa decisione, si rafforza il dibattito sulla gestione degli autovelox e sulla necessità di garantire controlli realmente finalizzati alla sicurezza stradale, e non a scopi meramente sanzionatori.

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