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Interrogazione in Consiglio regionale sul servizio dei Centri Antiviolenza: esclusi i Comuni, mancano tutele per le lavoratrici e chiarezza sugli affidamenti

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I Consiglieri regionali Angelo Primiani, Andrea Greco, Roberto Gravina, Alessandra Salvatore, Micaela Fanelli e Vittorino Facciolla, appartenenti ai gruppi di opposizione del Consiglio Regionale del Molise, hanno presentato un’interrogazione a risposta orale, ai sensi dell’art. 85 e seguenti del Regolamento interno del Consiglio, avente ad oggetto il servizio dei Centri Antiviolenza e delle Case Rifugio sul territorio regionale

 Leggi la mozione integrale: https://www.altomolise.net/archivi/documenti/2025/C/Copia_DocPrincipale_interrogazione_servizio_centri_antiviolenza.pdf

L’iniziativa nasce dall’esigenza di fare chiarezza sulle modalità di gestione e di affidamento della rete dei servizi antiviolenza da parte della Giunta regionale, a seguito della Deliberazione n. 196 del 27 giugno 2025, che ha approvato il nuovo Avviso pubblico per la co-progettazione e la co-gestione dei servizi finanziati con il Fondo 2024 per le pari opportunità.

In particolare, i firmatari intendono accendere l’attenzione del Consiglio e dell’opinione pubblica su alcune criticità di natura amministrativa e politica, tra cui:

l’esclusione dei Comuni dalla procedura di co-progettazione, nonostante il loro ruolo storico nella gestione dei CAV;

la mancanza di una clausola sociale a tutela delle lavoratrici impiegate nei centri;

la scelta di assegnare direttamente parte delle risorse regionali a un solo ente del terzo settore senza procedura pubblica;

l’attribuzione di punteggi discutibili (come quello legato alla sede legale), che hanno inciso sull’esito dell’affidamento;

i dubbi sull’effettiva disponibilità dei locali per il CAV di Campobasso e per la Casa Rifugio regionale.

Attraverso questa interrogazione, i Consiglieri chiedono al Presidente della Giunta Regionale di chiarire le ragioni e la legittimità delle scelte compiute, nell’interesse della trasparenza amministrativa, della continuità dei servizi di tutela delle donne vittime di violenza e del rispetto delle professionalità coinvolte.

La mozione allegata intende dunque sollecitare un confronto politico serio e pubblico in Consiglio regionale, affinché la Regione Molise garantisca una gestione dei Centri Antiviolenza coerente con i principi di legalità, efficacia e pari opportunità.

 

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